Google e Meta contro Apple: cosa sta succedendo

Google e Meta contro Apple

Scritto da

Daniela Caruso

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Google e Meta si scagliano contro Apple: cosa sta accadendo e perché i due colossi tecnologici fanno guerra all’azienda di Cupertino.
Google, Meta e altri colossi del mondo della tecnologia hanno unito le forze per promuovere la creazione di ecosistemi digitali più aperti, contrastando la chiusura che da sempre caratterizza i prodotti Apple.
Questa iniziativa, denominata CODE (Coalition for Open Digital Ecosystems), vede la partecipazione di importanti attori del settore, tra cui Google, Meta, Qualcomm, Lenovo, Nothing, Opera, Motorola e HONOR. Apple, al contrario, sembra essere il principale obiettivo di questa coalizione e non figura tra i suoi membri, come si può facilmente immaginare.

Google e Meta contro Apple: le motivazioni

La formazione di CODE rappresenta una risposta dei principali attori tecnologici al Digital Markets Act (DMA) in vigore nell’Unione Europea. Questo atto normativo introduce il concetto di “gatekeeper“, imponendo alle grandi aziende diverse responsabilità di apertura, per quanto riguarda i servizi e le piattaforme sotto il loro controllo.
Apple, in risposta a questa normativa, ha già accettato l’apertura agli store di app di terze parti, con effetti previsti a partire dal prossimo anno. Potrebbe, però, essere chiamata a effettuare ulteriori cambiamenti riguardanti il funzionamento di App Store, Siri e FaceTime nei Paesi dell’UE.
Meta
Meta e Google contro Apple (pianetacellulare.it)
Il piano operativo di CODE prevede la collaborazione con aziende, legislatori e studiosi al fine di promuovere l’apertura digitale attraverso il DMA e futuri atti normativi sul piano comunitario.
I membri di CODE focalizzano, la propria attenzione, su come gli ecosistemi digitali dovrebbero operare in Europa, sottolineando l’importanza di una maggiore apertura e competitività a beneficio degli utenti finali. La collaborazione cross-industry è una delle strategie che il gruppo intende utilizzare per promuovere la connettività e l’interoperabilità tra sistemi diversi.

Che significato ha CODE

CODE, dunque, rappresenta un’azione mirata da parte di Google, Meta, e altri nomi altisonanti del comparto tecnologico, che, dopo aver sollevato questioni su iMessage, cercano di influenzare, in modo significativo, gli ecosistemi digitali.
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Apple, restrizioni negli ecosistemi digitali (pianetacellulare.it)

Anche se Apple si è già aperta su diversi punti di vista, in ottica di regolamentazione europea, come l’adozione dello standard USB-C e il permesso di store di terze parti, sembra che siano in arrivo ulteriori cambiamenti nel panorama digitale.

Se, dunque, alla luce di questi presupposti, un gatekeeper non rispetta le normative DMA, “La Commissione può imporre sanzioni fino al 10% del fatturato totale mondiale dell’azienda, che può arrivare fino al 20% in caso di violazione ripetuta“, così come sanzioni più severe: ad esempio, costringere un’azienda a vendere parti della propria attività o vietare le acquisizioni per i recidivi.
La coalizione ha “avuto una serie di conversazioni negli ultimi mesi su cosa significhi “buonoquando si tratta di ecosistemi digitali in Europa, cosa promuove l’innovazione e cosa avrà un impatto positivo sulla competitività” e “pensare che l’apertura sia l’elemento cruciale“, ha riferito Stan Larroque, fondatore di Lynx e portavoce di CODE, in un comunicato.
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