Google Bard con la potenza di Gemini Pro in Italia. Inoltre, il chatbot ora può generare immagini

Google Gemini Pro in Google Bard

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il chatbot basato sull’intelligenza artificiale generativa di Google, Bard, con le sue più recenti capacità alimentate dal modello d’IA Gemini Pro è ora disponibile in più di 40 lingue e più di 230 Paesi e territori, italiano e Italia inclusi. Inoltre, Bard può ora generare immagini partendo da richieste specifiche.

All’inizio del 2023, Google ha presentato Bard, un chatbot alimentato dall’intelligenza artificiale che può aiutare a generare e tradurre testi, trovare l’ispirazione per nuove idee, ricevere aiuto per l’organizzazione di un viaggio o semplicemente con cui scambiare idee e pensieri.

Dopo il lancio in lingua inglese negli Stati Uniti e nel Regno Unito, nel corso del 2023 Google ha aggiornato Bard per migliorarne le capacità. Alla fine dello scorso anno, in particolare, Bard è migliorato grazie all’integrazione del nuovo modello di intelligenza artificiale Gemini Pro dell’azienda di Mountain View, ma solo in inglese.

Il primo febbraio 2024, il capo del prodotto Bard, Jack Krawczyk, in un post sul blog ufficiale The Keyword di Google, ha annunciato l’espansione della disponibilità di Bard con le capacità di Gemini Pro in più di 40 lingue e più di 230 paesi e territori, italiano e Italia inclusi. Inoltre, Google ha annunciato che Bard può ora generare immagini.

Come funziona e come utilizzare Bard con Gemini Pro

Bard - schermata in inglese del chatbot con IA di Google
Bard – il chatbot con IA di Google con Gemini Pro ora anche in Italia (PianetaCellulare.it)

Nel momento in cui scriviamo, è possibile accedere a Bard sperimentale collegandosi alla pagina web bard.google.com dagli Stati Uniti, dallo Spazio economico europeo (SEE), dalla Svizzera e dal Regno Unito. E’ richiesto un account Google personale gestito autonomamente o un account Google Workspace per cui l’amministratore ha attivato l’accesso a Bard. In alcuni paesi, tra cui Italia, è necessario avere almeno 18 anni per poter utilizzare Bard.

Una volta entrati nel servizio è possibile dialogare con Bard comportandosi come se il chatbot fosse una persona a cui chiedere suggerimenti per un progetto, presentazioni, spiegazioni scientifiche, nuove ricette, risoluzioni di problemi, consigli creativi, programmare e sviluppare software, eseguire il debug di codice e tanto altro ancora. Più semplicemente, a Bard si possono chiedere informazioni e curiosità.

Anche se potrebbe sembrare un essere umano, Google nelle FAQ del servizio nota che Bard non può sostituire persone nella vita reale, svolgere lavoro per conto altrui e prendere decisioni per conto altrui.

Dubbi sulle risposte di Bard? C’è la doppia verifica

Al fine di venire incontro agli utilizzatori di Bard che desiderano poter poter confermare le risposte fornite dall’intelligenza artificiale, il servizio mette a disposizione lo strumento ‘Double-check’ di doppia verifica delle risposte. Dopo il debutto in lingua inglese nei mesi scorsi, anche questa funzionalità è ora disponibile in più di 40 lingue.

Funziona in questo modo: è possibile selezionare il pulsante ‘G’ al fianco delle risposte fornite da Bard per cercare su Google informazioni che possano confermarla. Eventuali risultati di conferma o smentita trovati si possono approfondire premendo sulle relative frasi evidenziate.

Bard può generare immagini

Nel frattempo, Google ha aggiornato Bard con la capacità di generare immagini partendo da una richiesta testuale. Basata sul modello proprietario Imagen 2 aggiornato per creare immagini in alta qualità e fotorealistiche, al momento funziona solo con la lingua inglese. Ciò significa che, solo in inglese, è possibile chiedere a Bard di creare immagini che contengono determinati elementi.

Per esempio, si può chiedere a Bard di “creare l’immagine di un gatto che pilota una navicella spaziale“. Nell’ottica della responsabilità, le immagini create con Bard incorporano filigrane identificabili digitalmente nei pixel create da SynthID per distinguersi dalle opere d’arte originali dell’uomo.

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