Lavoro, riposo compensativo: quando è previsto dalla legge

Riposo compensativo

Scritto da

Marco Antonio

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La normativa vigente prevede pesanti sanzioni per i datori di lavoro che non rispettano il diritto al riposo compensativo: cosa prevede la legge

Riposo compensativo, cosa prevede la legge
Riposo compensativo, cosa prevede il CCNL – pianetacellulare.it

L’accesso al riposo della persona è un diritto costituzionalmente garantito e quindi spetta anche a lavoratrici e lavoratori. La legge infatti prevede l’imposizione di limiti al lavoro continuativo al fine di garantire la stessa sicurezza dei lavoratori ma anche della collettività che fruisce dei servizi. L’articolo 36 della Costituzione è la base su cui si fonda il cosiddetto “riposo compensativo”. Ma quali sono le lavoratrici e i lavoratori che ne hanno diritto e cosa prevedono i Contratti Collettivi in merito?

Cosa prevede la legge

Per riposo compensativo si intende il diritto, obbligatoriamente retribuito, che viene riconosciuto ad ogni lavoratore di potersi astenere per un certo periodo dal lavoro al fine di recuperare le ore svolte in più rispetto a quelle ordinariamente previste. Questo diritto si basa sull’articolo 36 della Costituzione, come detto in precedenza, che dispone che il lavoratore ha diritto “ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Nella stessa norma si menziona anche il “diritto al riposo settimanale e alle ferie annuali retribuite”, alle quali il lavoratore non può assolutamente rinunciare.

Per legge, dopo un periodo di lavoro continuato di 6 giorni, il lavoratore ha diritto in ogni caso ad un giorno di riposo. Oltre al diritto sancito dalla Costituzione, va anche menzionato quanto dispone il D.Lgs. 66/2003, che disciplina l’orario di lavoro e che prevede che il “lavoro straordinario” debba sempre essere “computato a parte e compensato con le maggiorazioni retributive previste dai contratti collettivi di lavoro”.

Riposo compensativo
Cosa prevede la legge sul riposo compensativo – pianetacellulare.it

La legge in questione prevede che i lavoratori debbano usufruire “di riposi compensativi” che possono sostituire la retribuzione straordinaria o che possano essere valutati in combinazione con essa. Questo diritto viene riconosciuto ai lavoratori subordinati e può variare in base a diversi fattori.

La legge prevede poi una complessa combinazione di diritti e di doveri reciproci tra datori di lavoro e dipendenti, proprio in materia di lavoro straordinario, retribuzione e riposo compensativo.
Dunque, è fondamentale conoscere a fondo la normativa, in modo tale da avere contezza sul reale rispetto dei diritti/doveri del datore di lavoro e del lavoratore.

Gli obblighi a carico dei lavoratori

Il dipendente è sempre tenuto a comunicare al datore di lavoro la necessità di usufruire del riposo compensativo, a meno che non vi sia una adeguata pianificazione aziendale che ne regoli l’accesso i base all’organizzazione del lavoro e delle turnazioni. La legge prevede inoltre che vi sia una adeguata pianificazione del riposo compensativo, che deve essere concordata con il datore di lavoro.

Se tutto avviene nel rispetto delle regole, il dipendente può fruire serenamente del riposo compensativo. Il mancato rispetto dell’orario di riposo prevede la comminazione di una sanzione amministrativa che va da 105 a 630 euro per ciascun lavoratore oltre all’eventuale risarcimento del danno e il pagamento delle ore lavorate in più oltre le ore ordinariamente previste dal CCNL.

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