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Nexus 6 non ha lettore di impronte digitali per colpa di Apple

Dal momento in cui il Nexus 6 è stato rilasciato, è stato evidente che il nuovo top di gamma sviluppato per conto di Google non ha alcun lettore di impronte digitale, a differenza di quanto le previsioni avevano detto. Perchè Nexus 6 non ha lo scanner biometrico come invece hanno Galaxy S5 di Samsung o iPhone 6 di Apple? Grazie all’ex CEO di Motorola e attuale COO di Dropbox Dennis Woodside, sappiamo finalmente il perché: gli scanner di impronte digitali disponibili semplicemente non erano abbastanza buoni.

In un’intervista rilasciata al Telegraph, Woodside ha spiegato che Apple aveva acquistato il "miglior fornitore" della tecnologia di riconoscimento delle impronte digitali, e che i produttori di dispositivi Android come Motorola (che ha costruito il Nexus 6) hanno avuto a che fare con "il secondo miglior fornitore" e la tecnologia di questo fornitore non era convincente. Apple ha acquistato AuthenTec nel 2012 per 356 milioni di dollari, ed è questo il "miglior fornitore" a cui Woodside fa riferimento.

Woodside concorda con molti che il Nexus 6 è un po’ troppo grande per l’uso con una sola mano. "E’ enorme"ha dichiarato l’ex CEO di Motorola. "E’ un po’ grande per me", ha detto Woodside.

Motorola ha però prodotto un telefono cellulare con un lettore di impronte digitali AuthenTec nel 2011, l’Atrix 4G, prima che Apple acquistasse la società di sicurezza biometrica. Recenti rapporti indicano che Samsung è ancora insoddisfatta dello scanner che propone nel suo Galaxy S5 e potrebbe utilizzarne uno nuovo per il suo prossimo (imminente) Galaxy S6 che non prevede la ‘strisciata del sito’ sul tasto Home per il riconoscimento di un’impronta. Samsung utilizza uno scanner di impronte digitali CrucialTec su dispositivi come il Galaxy S5 e Galaxy Tab S 10.5.

Authentic si è rivelato essere un grande acquisto per Apple, che cerca di solito di controllare pienamente le tecnologie che utilizza. L’acquisto per un valore di 356 milioni di dollari non è quindi stato solo un modo per Apple di introdurre il componente che oggi conosciamo come TouchID, e quindi lanciare il servizio Apple Pay, ma è stato anche un modo per frenare la concorrenza, che è ancora tecnologicamente indietro nel campo della scansione delle impronte digitali su smartphone e tablet.

Introdotto da Apple in iPhone 5S, il TouchID promette accuratezza nella lettura dell’impronta "da ogni angolazione". Lo scanner di impronte ha un anello di rilevamento in acciaio inox che serve per vedere se il dito è in realtà sul pulsante. Touch ID può essere utilizzato anche come un modo sicuro per approvare gli acquisti da iTunes Store, App Store. Apple ha sempre precisato che l’impronta digitale viene raccolta sul dispositivo in locale e non caricata sui propri server.

Simone Ziggiotto

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