La sfida sui nuovi materiali passa ora per il vetro. Samsung prende ispirazione da Intel e sperimenta con questo materiale.
Samsung sta cercando di tenere il passo con gli altri produttori di semiconduttori. In particolare sta cercando di non perdere terreno con Intel. L’ultima novità sembra essere quella di provare a dare effettivamente una possibilità al vetro. Un materiale che potrebbe risolvere più di qualche problema nel futuro dello sviluppo della tecnologia globale.
Tecnicamente il vetro è già nella lista dei materiali per i substrati dei semiconduttori ma non c’era ancora mai stato reale interesse. A riportare il cambio di rotta di Samsung i colleghi della testata coreana ETNews. Il colosso avrebbe intenzione di mettere insieme una linea di produzione pilota proprio a base di vetro. Dopo quanto mostrato al CES 2024, sembra che finalmente qualcosa si stia muovendo.
L’idea del vetro per Samsung
Quanto riportato dai colleghi di ETNews risulta promettente. Soprattutto perché proprio il settore dei semiconduttori è quello che più di altri porta avanti l’evoluzione tecnologica globale.
Con una mossa che potrebbe dare a Samsung un vantaggio rispetto ad altri come Intel, il colosso coreano sembra pronto a premere sull’acceleratore. La ricerca sul vetro come substrato per i semiconduttori è al momento infatti per tutti poco più di un’idea.
Se Samsung dovesse nei fatti riuscire ad avere un prodotto che funziona avrebbe un margine competitivo enorme. La società ha già trovato i fornitori di ciò di cui ha bisogno per la linea di prova che dovrebbe iniziare a lavorare entro la fine di quest’anno. Anche perché l’ambizione, sempre secondo il report di ETNews, è di iniziare con la produzione di massa nel 2026. Ma perché l’idea di passare al vetro potrebbe essere la prossima grande rivoluzione nel mondo dei semiconduttori?
Tutti i vantaggi del vetro
Per capire che la corsa ai substrati di vetro è già iniziata occorre ricordare che Intel lavora da circa 10 anni a una sua versione di questa tecnologia. La società però ha già detto che nei piani c’è un utilizzo a livello commerciale non prima del 2030.
Se Samsung riuscisse davvero ad arrivare sul mercato con quattro anni di anticipo sarebbe una rivoluzione. Una rivoluzione fatta soprattutto di maggior uniformità della superficie e stabilità. Rispetto ai materiali al momento utilizzati, poi, il vetro è più resistente alle alte temperature e agli sforzi.
La resistenza a sforzi continuati e temperatura potrebbe farne l’elemento ideale per la costruzione dei data center del futuro. Siamo entrati nell’epoca dell‘intelligenza artificiale. Questo però significa che tutti gli apparecchi elettronici verranno sottoposti a stress maggiori soprattutto per quello che riguarda la temperatura.
La velocità e la quantità di calcolo cui per esempio potrebbero essere sottoposti data center responsabili di fornire i servizi di intelligenza artificiale del cloud. Oppure anche più semplicemente ciò che i device dovranno riuscire a fare. Poter contare su un materiale più resistente al calore significa poter garantire performance più stabili.
