Apple e Google per una volta insieme. La collaborazione ha uno scopo preciso: evitare problemi a tutti gli utenti con uno smartphone.
![airtag portachiavi](https://www.pianetacellulare.it/wp-content/uploads/2024/05/airtag-portachiavi-1452024-pianetacellulare.it_.jpg)
Per gli utenti che hanno un iPhone si tratta di un piccolo interessante aggiornamento che fa parte di iOS 17.5. Ma oltre ad essere un aggiornamento è anche un passo avanti importante nella protezione della privacy di tutti.
Dentro iOS 17.5 è stato infatti inserito un sistema per cui è possibile essere avvisati di sistemi di tracking non autorizzato. I piccoli oggetti che abbiamo imparato ad utilizzare per non perdere valigie, chiavi dell’auto o piccoli umani possono infatti essere utilizzati purtroppo anche per scopi malevoli. Finalmente Apple e Google insieme stanno cercando di porre rimedio a questa nuova frontiera dello stalking.
Lo smartphone sempre vigile, cosa c’è nell’aggiornamento Apple
L’idea di non doversi più preoccupare se le chiavi non sono a vista è di certo rilassante. Se hai un iPhone ti basta acquistare qualche esemplare di AirTag e posizionarlo all’interno degli oggetti che non vuoi perdere. Per trovarli anche se non li vedi, devi solo evocare l’apposita funzione dello smartphone.
![messaggio alert](https://www.pianetacellulare.it/wp-content/uploads/2024/05/messaggio-alert-1452024-pianetacellulare.it_.jpg)
Questo sistema, però, è stato già dimostrato funziona fin troppo bene. I tracker con tecnologia Bluetooth, infatti, non solo per Apple ma anche per Android, sono stati più volte utilizzati da soggetti malintenzionati per stalkerare altre persone.
Per questo motivo è interessante il lavoro che i due colossi stanno portando avanti. All’interno di iOS 17.5 c’è adesso la possibilità di ricevere una notifica se lo smartphone percepisce un tracker Bluetooth non riconosciuto.
Se qualcuno prova a seguirti lasciando per esempio in una tasca un tracker, l’iPhone è in grado di sentirlo e ti avvisa. In più lo smartphone costringe il tracker ad emettere un suono che ti consente di rintracciare rapidamente l’oggetto. E una volta rintracciato questo oggetto malevolo puoi rapidamente liberarti del problema. La soluzione per non essere più seguiti dal possessore del tracker è quella di svitare la parte posteriore dell’oggetto e rimuovere la batteria. Tolta la batteria il tracker non è più in grado di inviare nessun segnale. Ricordati però prima di avvicinare il tracker sospetto al lettore NFC dello smartphone per ricevere le informazioni riguardo numero di serie e le ultime quattro cifre del numero di telefono cui è collegato.
Su quali device funziona?
Questo nuovo e interessante sistema di protezione rilasciato da Apple con l’aggiornamento iOS 17.5 funziona con tutti i tracker che sono costruiti secondo le specifiche della rete Trova il mio Dispositivo che Apple e Google condividono.
Questo significa che potrebbe non essere un sistema infallibile per rintracciare eventuali tracker Bluetooth molesti ma è già di certo un passo avanti. Ed è anche uno stimolo per quei produttori di tracker che non si sono ancora allineati.
È sempre positivo quando le società trovano una soluzione ad un problema. Nei casi in cui i problemi vanno a ledere la privacy e la sicurezza degli utenti questi aggiornamenti non arrivano mai abbastanza in fretta. La nuova funzione denominata Detecting Unwanted Location Trackers fa parte di un aggiornamento più vasto ma è l’elemento più interessante.