Ora legale, farà davvero risparmiare energia elettrica? La risposta degli esperti

Cambio orario, i rischi per la salute

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Redazione Pianetacellulare

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L’ora legale è stata introdotta per ridurre lo spreco di energia, ma quanto abbiamo risparmiato negli ultimi anni? La risposta di Terna

Cambio orario 2024
Cambio orario 2024, quanto si è risparmiato nel 2023 – pianetacellulare.it

Il cambio orario è sicuramente una convenzione sociale che venne introdotta definitivamente nel 1965 con la finalità di risparmiare energia. Ma a quanto ammonta oggi il vero risparmio legato all’introduzione dell’ora legale? Nonostante le tante critiche da parte di coloro che vorrebbero tornare all‘orario unico, secondo Terna, il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa, la riduzione dei consumi sarebbe molto corposa e comunque tale da far ritenere il cambio orario ancora molto utile in chiave di sostenibilità.

I dati diffusi da Terna

Quest’anno il ritorno all’ora legale è coinciso con la giornata di Pasqua. Tra sabato 30 e domenica 31 marzo, gli italiani hanno spostato un’ora avanti le lancette dell’orologio, ottenendo così il beneficio di un’ora di luce in più durante il giorno. Coloro che invece sostengono l’orario unico tutto l’anno e che criticano il cambio orario, fondano la propria tesi sul fatto che l’adozione della luce solare nel periodo invernale fa venire meno un’ora di luce e di calore solare nel pomeriggio facendo anticipare di un’ora l’accensione di luci e riscaldamento, con conseguente spreco di luce e gas.

Ora legale
Ora legale, l’insonnia è uno degli effetti collaterali – pianetacellulare.it

Una tesi contraddetta dai dati di Terna, secondo la quale “dal 2004 al 2022, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh. Un notevole risparmio che si traduce in una riduzione dei costi pari a circa 2 miliardi di euro.

Insomma, continuare a fare la spola tra ora legale e ora solare, è ancora molto conveniente e quindi non vi sono ragioni per tornare all’orario unico. Secondo i dati diffusi dall’operatore controllato dal governo italiano, nei 7 mesi del 2023 in cui era in vigore l’ora legale, la riduzione dei consumi è stata stimata in 370 milioni di kWh in meno, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie.

I rischi per la salute che non bisogna sottovalutare

Secondo Terna, l’ora legale porta anche benefici per l’ambiente, grazie alla riduzione di emissioni di CO2 pari a180 mila tonnellate. Se il cambio orario è un toccasana per l’ambiente, non lo è affatto per la salute. A questo passaggio di orario, secondo gli esperti, si imputa una diffusa alterazione del ciclo sonno-veglia che causa problemi di umore in tantissime persone.

Secondo la scienza, gli effetti collaterali sulla salute sarebbero evidenti. Il ritorno all’ora solare in inverno causerebbe un incremento di infarti e ictus, oltre a peggiorare i sintomi delle persone che soffrono di depressione e ansia.

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