Dalla tragedia dell’11 settembre è emersa una scoperta che ha commosso tutti: ritrovato tra le macerie un cellulare integro appartenuto ad una delle vittime. 

Ci sono delle storie davvero emozionanti che restano nella memoria delle persone anche a distanza di anni. Una di questa è la tragedia dell’11 settembre 2001, che ha colpito al cuore gli Usa con un attentato terroristico che ha cambiato per sempre la storia del mondo, gettando nel terrore una delle potenze mondiali di sempre.

In quella giornata terribile caddero, abbattute da due aerei dirottati, le due Torri Gemelle, simbolo per anni della grandezza economica dell’America. Migliaia le vittime che si contarono nei giorni successivi, poco meno di tremila persone che in pochi secondi si trovarono travolte in una situazione che mai avrebbero solo potuto immaginare qualche minuto prima dell’impatto.

Un simbolo dalle macerie delle Torri Gemelle

La notizia dell’11 settembre 2001 è rimasta viva nella memoria di milioni di persone rimaste sconvolte davanti a quelle immagini anche in diretta con la seconda esplosione. Persone che si trovavano soprattutto per motivi di lavoro nelle due torri si trovarono travolte da esplosioni ed impatti violentissimi. Qualcuna ai piani alti si lanciò nel vuoto pur di scampare alle fiamme.

Tra queste c’era anche Andrea Haberman che da poco aveva chiuso una conversazione con il suo fidanzato che si trovava lontano per motivi di lavoro. La ragazza avrebbe dovuto partecipare ad una riunione alle 9.00 ma si era anticipata per trovare il tempo di parlare con il suo fidanzato prima di cominciare la sua giornata.

Dalla Torre Nord del World Trade Center Andrea aggancia il telefono col fidanzato, ma circa 40minuti dopo un aereo si schianta sul grattacielo provocando terrore e lutto. A distanza di mesi i soccorritori hanno trovato degli oggetti personali delle vittime, e tra questi anche quelli appartenuti alla ragazza.

Il cellulare di Andrea trovato integro dalle macerie delle Torri Gemelle

Tra gli effetti personali di Andrea Hamerman i soccorritori hanno rinvenuto anche il cellulare che la ragazza aveva usato solo pochi minuti prima dello schianto per parlare col fidanzato. Si tratta di un modello MCIWOLRD molto utilizzato soprattutto negli Usa in quegli anni. Un modello molto simile ai nostri MOTOROLA STARTAC, con sportellino ed antenna laterale.

Un telefono molto gettonato, leggero e pratico e lontano dagli smartphone che oggi utilizziamo soprattutto per selfie e social. Andrea, come tantissime persone in quegli anni, usava i cellulari per chiamate e al massimo messaggi da inviare a pochi amici o familiari. Incredibile come quel telefono sia stato estratto quasi intatto dalle macerie.

Questo ricordo, insieme a tanti altri di altre vittime, verrà custodito nel museo a Ground Zero per ricordare a tutti quella immane tragedia che ha colpito il mondo intero anche per tante altre storie come queste.

Pina D’Onofrio