Tablet, smart phone e notebook: sempre più gli italiani connessi sulle spiagge. E intanto gli esperti lanciano l'allarme per il rischio dipendenza da internet. Le spiagge italiane sono ideali per vivere appieno le vacanze, ma gli Italiani riescono davvero a godere di ogni singolo istante della loro vacanza? Secondo un una ricerca dell’Esc Team sono sempre meno.
Stando a quanto emerso dallo studio effettuato a fine luglio dal centro ultraspecialistico per la cura dalle dipendenze dal web, su 1548 bagnanti italiani intervistati sulle spiagge di Porto Cervo, Forte dei Marmi, Santa Margherita Ligure e Riccione, il 42,44 per cento di loro utilizza internet in spiaggia con una media di 1 ora e 52 minuti, con un massimo di 10 ore. Il 10 per cento dei navigatori rinuncia al bagno in mare o ad altre attività da spiaggia per poter navigare sul web.
Tra gli strumenti di navigazione più utilizzati ci sono gli smart phone per 99,54 per cento dei navigatori, a cui seguono i tablet per il 21,90 per cento e il 12,78 per cento fanno uso degli internet poit dello stabilimento balneare. Il rimanente 4,10 per cento utilizza il proprio notebook.
Chi invece non utilizza internet al mare crede per il 75 per cento che ognuno sia libero di fare ciò che preferisce durante le proprie ferie, il 19.9 per cento giudica negativamente chi utilizza internet in spiaggia e il 4,51 per cento è infastidito dal comportamento di chi naviga sul web sotto l’ombrellone.
E voi questa estate rinuncerete al web sotto l'ombrellone?