Guida: Come Ricalibrare la batteria del proprio smartphone

 

Avete acquistato un cellulare e la batteria vi dura poco più di mezza presentando picchi negativi nella percentuale della scarica? Be’… forse è giunta l’ora di fare qualcosa

Scritto da Redazione il 25/04/14 | Pubblicata in Android | Archivio 2014

 

Guida: Come Ricalibrare la batteria del proprio smartphone

Avete acquistato un cellulare e la batteria vi dura poco più di mezza presentando picchi negativi nella percentuale della scarica? Be’… forse è giunta l’ora di fare qualcosa. Ricalibriamo la nostra batteria! Si tratta di una operazione semplice da fare, ecco come farlo.

Premessa

Esistono App sul market Android che affermano di fare la ricalibrazione. Non è del tutto vero, poiché agiscono eliminando il file relativo al grafico della batteria ( dal menù impostazioni -> Batteria ) che porterà ad un reset di tale grafico, agendo così sul software stock del monitoraggio della batteria. Ma a noi serve ricalibrare il sensore che analizza lo stato della batteria e la batteria stessa! Come lo si può fare agendo su di un software che ha la funzione di monitorare la batteria?

La procedura di calibrazione permette di resettare il modo in cui Android gestisce la batteria dello smartphone. Questo significa che, salvo la presenza di danni fisici, effettuandola, è possibile risolvere i problemi di autonomia del telefono e limitare i picchi di percentuale nell’indicatore della carica.

Le batterie agli ioni di litio non soffrono l’usura "materiale, ma sono soggette ad un usura "temporale": più è vecchia la batteria più capacità ha perso nel corso del tempo. Le batterie agli ioni di litio soffrono tantissimo il calore! Più fresca riusciamo a tenerla più lunga sarà la sua vita, se il telefono raggiunge temperature superiori ai 40°C sarebbe meglio lasciarlo raffreddare. Attenzione, questo non vuol dire che mettendo la batteria nel congelatore si faccia bene…anche il troppo freddo fa male: i -40 ° è la soglia della morte della batteria.

Cosa fare?

Il primo passo da compiere è far scaricare completamente lo smartphone finché quest’ultimo non si spegne automaticamente per esaurimento della carica (in realtà le batteria si spengono automaticamente quando il livello di carica è minore del 5%, per non danneggiare fisicamente gli ioni di litio). La verifica di tale azione la si ha quando si prova ad accendere il cellulare e non si riesce a superare la prima schermata di blocco.

Dopo averlo scaricato lo si mette in carica attendendo che l’indicatore della batteria arrivi al 100% e, una volta alla massima carica, lo si lascerà in carica ancora per altre due ore (ignorando gli eventuali messaggi che compariranno sullo schermo per avverti che il telefono è carico). Come per la batteria a poca carica, è pericoloso lasciare lo smartphone attaccato all’alimentazioni per più di 3 ore quando è già alla massima carica. È consigliabile staccare il telefono dall’alimentazione subito dopo aver superato le 2 ore.

Eseguiti i primi 2 passaggi, si deve rimuovere la batteria dal telefonino per 10-15 minuti per poi reinserirla nel suo alloggiamento. Per chi ha uno smartphone monoscocca ( es. Nexus 5 ) basterà lasciare semplicemente il telefono spento per la durata indicata.

Infine, rimettere nuovamente in carica il telefono aspettando qualche minuto (5 minuti ), dopodiché accendere lo smartphone e attendere l’avviamento del sistema operativo Android. Scollegare il terminale dal caricabatterie solo quando sarà possibile effettuare operazioni ( es. aprire un app ).

Questa procedura va effettuato per 2 giorni di seguito per vedere effettivamente i risultati, inoltre è molto pesante per la batteria e va usata solo in casi di estrema necessità, quando o si cambia direttamente la batteria o lo smartphone.

Come salvaguardare la vita della batteria?

Non scaricare a fondo la batteria. Portare la batteria allo 0% o comunque sotto il 15% è pericoloso, poichè se lasciamo completamente scarica una batteria questa continuerà a perdere la carica e se la tensione scende sotto una certa soglia, la batteria sarà da buttare. Ricaricarla da zero diminuisce l'efficacia della carica, aumentando il rischio di un danneggiamento delle.

Non caricare troppo. Stessi motivi e parametri precedenti. Mai lasciare in carica per più di 8-10 ore!

Caricare spesso è l'ideale. Sarebbe meglio mantenere una carica superiore al 20. Le batterie agli ioni di litio non soffrono di “effetto memoria” e non vengono danneggiate da ricariche e scariche parziali.

Effettuare correttamente la carica di inizializzazione della batteria: quando si compra uno smartphone, le batterie hanno una piccola % di carica, ma è meglio se si caricassero per almeno ore prima di usarle. Effettuare i primi cicli di ricarica è fondamentale per determinare la vita della propria batteria.

Segni evidenti di una cattiva inizializzazione sono i primi livelli d'energia (90-80 %)che si scaricano molto più velocemente delle altre.

Le batterie a litio sono durevoli nel tempo e le prestazioni hanno un calo dopo circa 2 anni. Il tempo di dimezzamento della capacità di carica è infatti di circa 2 anni, periodo dopo il quale o si sostituisce la batteria o lo smartphone dato anche l’uscita di nuovi modelli in pochi mesi.

La batteria è fondamentale per uno smartphone di ultima generazione. Non basta avere una grande capacità espressa in mA, ma dipende anche l’uso e il controllo che ne fa l’utente che acquista tale prodotto.

Spesso siamo proprio noi gli artifici del malfunzionamento del prodotto. Stare attenti a queste piccole cose potrebbe far durare un investimento di qualche centinaio di euro per più di 2 anni.

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