La rivista digitale “A per iPad”, dopo il passaggio a pagamento (0,79 euro) su App Store, si riconferma prima applicazione nella sezione lifestyle “moda e tendenze”, in top ten sia per ricavi sia per quantità di applicazioni scaricate.
"A" è il primo settimanale femminile in versione nativa per iPad.
Primo nella sua categoria fin dall'esordio dello scorso Novembre, “A per iPad” conferma il gradimento ottenuto dal settimanale “A” che, come sottolineato dal direttore Maria Latella, “nell’edizione iMag si trasforma in un rotocalco televisivo”.
Accanto ai consueti servizi da leggere, il lettore può infatti godere dei video di backstage della moda, delle video-interviste ai protagonisti di ogni settimana, dei trailer dei film di cui si parla nel giornale e di ulteriori approfondimenti rispetto all’edizione in edicola.
Tra i contribuiti di “A per iPad”, che sarà disponibile da giovedì 31 Marzo con pubblicazione settimanale, sono in arrivo:
- le interviste esclusive ad Augusto Minzolini e Rosella Sensi
- il video del reportage da Lampedusa
- il backstage video dell’intervista a Patty Pravo
- i trailer dei film “Sotto il vestito niente. L’ultima sfilata”, “Boris” e “Mia moglie per finta” con Jennifer Aniston.
Bravacasa per iPad esordisce su AppStore il 12 Aprile


Conde Nast: Riduzioni di prezzo per abbonamenti iPad in Usa
Dopo l'annuncio di un netto allungamento della tabella di marcia per portare le diverse testate in formato iPad, scende il prezzo di quelle attualmente distribuite in versione iPad ovvero The New Yorker, GQ, Wired, Golf Digest, Glamour, Vanity Fair, Self e Allure.
Il prezzo per la singola uscita scenderà a 1.99 dollari (dai 4.99 iniziali) mentre l'abbonamento annuale sarà acquistabile a 19.99 dollari.
Le vendite di riviste su iPad hanno subito un netto rallentamento, tanto da rimettere tutto in discussione e spingere molti editori a bloccare il trasferimento nel formato digitale.

Tra i principali problemi, la mancanza di sponsor in formato digitale capaci di coprire il budget come nelle versioni cartacee, che restano ancora il canale principale per quanto riguarda il fatturato, nonostante la crisi.
Per quanto riguarda invece le versioni Web, per ora non ci sono nuovi progetti in vista anche perchè l'unico caso ben riuscito al momento è quello del Wall Street Journal.