Stando a quanto dichiarato dai colleghi del sito ZDnet, il componente più rivoluzionario del nuovo iPad non sarebbe lo schermo Retina Display da 9.7 pollici con risoluzione di 2048 x 1536 pixel, nè tantomeno la connettività 4G LTE, ma la batteria.
Detta così può sembrare un'affermazione un po' forte, ma è necessario addentrarsi nei dettagli per capire meglio le motivazioni: analizzando infatti la scheda delle caratteristiche tecniche del tablet, si nota come la batteria sia da ben 42 Wh (quella di iPad 2 è di 25 Wh).
Misurando il tutto in milliampere, si passa da 6944 mAh a 11.666 mAh, un guadagno che ha permesso ad Apple di garantire l'autonomia di 10 ore con un utilizzo standard. Se il nuovo iPad avesse utilizzato il vecchio tipo di batteria, la durata sarebbe scesa a circa 5-6 ore.
I giornalisti di ZDnet sono poi rimasti piacevolmente sorpresi di come gli ingegneri della casa di Cupertino siano riusciti ad aumentare in maniera significativa la densità di potenza delle celle Li-ion utilizzate, permettendo così un minore aumento di spessore del terminale.
Apple nuovo iPad: test della durata della batteria
Direttamente dal sito GSM Arena arriva un approfondito
test della durata della batteria diel
Apple iPad 3 (conosciuto anche come
Nuovo iPad), tablet disponibile in Italia ad un prezzo di partenza di
479 euro IVA compresa per il modello Wi-Fi con 16 GB di memoria flash interna.
Il terminale è in grado di garantire 9 ore e 53 minuti di riproduzione video in risoluzione standard (risultato leggermente inferiore alle 10 ore e mezza di
iPad 2), e fino a 9 ore e 39 minuti di navigazione su Internet con Wifi attivato (meglio di
iPad 2 e
iPhone 4S).
Una batteria così tanto potente richiede ovviamente dei tempi di ricarica molto più elevati rispetto al passato: per ricaricare completamente il nuovo iPad servono infatti 6 ore, quasi il doppio rispetto alla precedente generazione.
Apple Nuovo iPad, ricaricarlo costa 1 euro all'anno
Oggi riportiamo una notizia curiosa. E' stato possibile quantificare il costo annuale medio per ricaricare la batteria di Apple iPad 3 (o di Nuovo iPad, o come lo si voglia chiamare). Si scopre così che la tavoletta a 9,7 pollici consuma meno di una lampadina a 60 Watt.
Secondo i dati forniti da uno studio condotto dall'Electric Power Research Institute, che sono stati riportati dall'agenzia Associated Press, ricaricare un dispositivo portatile completamente scarico una volta al giorno costa pochi centesimi.
Così pochi che, per quanto riguarda il caso di iPad, si andrebbero a spendere ogni anno 1,36 dollari. Ricordiamo che iPad 3 ha una batteria a 11.560 mAh che, per la ricarica, richiede 11,86 kilowattora.
La cifra è decisamente più bassa rispetto a quella necessaria per far funzionare, per esempio, un televisore a 42 pollici con tecnologia al Plasma, che necessita di un'energia pari a 358 kilowattora.
Un laptop, per esempio, ha un consumo medio di 72 kWh, mentre per una lampadina a 60 Watt servono circa 14 kWh.
Le tecnologie informatiche cambiano rapidamente e le implicazioni per i consumi di enregia sono considerevoli. "Questi risultati mostrano quanto possa incidere sui consumi il passaggio dai computer desktop ai dispositivi mobili nell'era dell'informazione" ha affermato il vicepresidente di EPRI Mark McGranaghan.
In futuro i dispositivi portatili saranno sempre più piccoli e le loro componenti più efficienti. I costi per l'energia nei prossimi anni sono destinati a diminuire.
Si noti che le cifre indicate dipendono dal proprio gestore. Per questo studio sono stati presi in esame quelli vigenti a Knoxville, Tennessee.
Apple: il nome 'nuovo iPad' e' stato scelto per non essere prevedibili
Il nome ufficiale scelto da Apple per identificare la terza generazione di iPad ha sorpreso un po' tutti, sia i giornalisti del settore che i fan della Mela. Ci si aspettava infatti un nome come iPad 3, iPad 2S oppure iPad HD, ma non certo "nuovo iPad".
Phil Schiller, vice presidente senior della sezione mondiale di marketing Apple, ha deciso di chiarire la questione, facendo sapere che la sua compagnia ha deciso di rompere le convenzioni perchè "non vogliamo essere prevedibili".
Charles Rashall, fondatore e attuale presidente di Brandadvisors, una società di branding a San Francisco, ha commentato così la notizia: "Sembra creare un po’ di confusione. Quando si ha una evoluzione del prodotto, la denominazione è un modo per differenziare. Il nuovo nome comunica che Apple sta andando indietro."
Altri esperti del settore giudicano tutto ciò come il primo grosso errore di Tim Cook come CEO della casa di Cupertino, ma non mancano anche pareri favorevoli:
"Si tratta di un'idea rivoluzionaria di marketing, secondo la quale Apple vuole caratterizzarlo semplicemente come uno strumento, per focalizzarsi principalmente sul software."