E' affascinante sapere che nei tempi di crisi ci sono sempre quei dirigenti che, dall'alto delle loro scrivanie, prendono decisioni importanti, il più delle volte sbagliando, e guadagnano più di quello che tanti lavoratori non riuscirebbero a fare nemmeno in una due vite.
Prendiamo come esempio il caso di Research In Motion, la società canadese di telefonia che produce i famosi smartphones della linea BlackBerry. Solamente nell'ultimo anno il valore delle sue azioni è calato di un epocale 75%.
Per correre ai ripari è stato deciso nel 2011 di decurate del 10% la forza lavoro. A Gennaio di quest'anno il consiglio direttivo ha deciso di scaricare i fautori di questo disastro, Mike Lazaridis e Jim Balsillie, e di nominare Thorsten Heins nuovo amministratore delegato. Per concludere, pochi giorni fa si è appreso che saranno licenziati altri 2.000 dipendenti.
RIM ha pubblicato l'ammontare dei compensi che sono stati consegnati a questi tre dirigenti.
Thoster Heins, ex Siemens, è stato convinto ad assumere il nuovo incarico con 10,2 milioni di dollari canadesi più alcune centinaia di migliaia di stock options. Per complimentarsi dell'operato di Lazaridis e di Balsillie, inoltre, la società canadese ha versato loro rispettivamente 4 e 8 milioni.
Nel comunicato si legge che i compensi sono stati decisi perchè i due precedenti dirigenti "hanno rivoluzionato l'industria wireless mondiale con l'introduzione di BlackBerry, modificando il modo di comunicare".
Inutile, naturalmente, sottolineare come con quella cifra sarebbe stato possibile effettuare nuovi investimenti strategici o, meglio ancora, pagare (noi abbiamo fatto il conto di 3.000 dollari lordi per 13 mensilità annue) un anno di stipendi a più di 550 persone.
Tutto il mondo evidentemente è paese.