Google e Cisco hanno formato un nuovo accordo per scongiurare potenziali dispute legali sui brevetti.
L'accordo dà ad ogni azienda una licenza per l'altrui portafoglio di brevetti e copre una vasta gamma di prodotti e tecnologie, come ha confermato Cisco in un comunicato stampa. L'accordo è stato istituito come contromisura per prevenire inutili e dispendiose (a livello economico) dispute legali che potrebbero nascere in futuro qualora un'azienda si accorgesse che l'altra usa dei brevetti di sua proprietà.
Sono sempre di più i possessori di prodotti brevettati che cercano di evitare battaglie legali firmando accordi con le imprese più grandi, come il The Wall Street Journal ha recentemente spiegato. L'accordo cross-license consente alle due società interessate di estrarre valore dal proprio portafoglio di tecnologie con lo scambio dei diritti intellettuali reciproci ed evitare così eventuali futuri contrasti legali.
Cisco è una delle aziende leader nella fornitura di apparati di networking. Nasce nel 1984 a San Jose, California, da un gruppo di ricercatori della Stanford University, focalizzandosi sulla produzione di router. Attualmente vi lavorano oltre 60.000 persone nel mondo. L'attuale amministratore delegato e presidente è John Chambers. Le sedi in Italia sono a Vimercate (MB, sede principale), a Monza (sede del laboratorio di ricerca e sviluppo sulla fotonica), a Roma, a Torino e a Padova.
"L'accordo con Cisco ridurrà il potenziale di contenziosi, permettendo a noi di concentrarci sulla costruzione di grandi nuovi prodotti", Allen Lo, di Google Deputy General Counsel per i brevetti, ha detto in una dichiarazione. "Siamo lieti di entrare in questo accordo cross-license, e accogliamo con favore le proposte dalle eventuali altre aziende interessate ad un accordo simile".