HP: Taglio in vista per 30 mila dipendenti

 

HP, salita alla ribalta nel segmento Mobile dopo l'acquisto di Palm e il tentativo fallito di rilancio del sistema operativo webOS, necessita di una ristrutturazione completa per recuperare dal profondo rosso emerso nel bilancio trimestrale, in rosso di 1,2 miliardi di dollari

Scritto da Redazione il 20/05/12 | Pubblicata in HP | Archivio 2012

 
HP, salita alla ribalta nel segmento Mobile dopo l'acquisto di Palm e il tentativo fallito di rilancio del sistema operativo webOS, necessita di una ristrutturazione completa per recuperare dal profondo rosso emerso nel bilancio trimestrale, in rosso di 1,2 miliardi di dollari. 

Hp TouchPad , Hp Pre 3 e Hp Veer gli ultimi prodotti HP nel mercato Mobile.

Per recuperare subito una parte di queste perdite, sarà lanciato un piano di ridimensionamento del personale, con un taglio di circa 30 mila dipendenti, pari al 10% della forza lavoro complessiva.

Hp TouchPad

L'operazione, secondo i vertici HP, si rende necessaria per contrastare l'evoluzione del mercato che in quest'ultimo anno ha visto ridursi notevolmente le vendite di Pc e Notebook, a favore di smartphone e Tablet Pc.


Ad avvalorare questo piano, una indagine svolta da Morgan Stanley che ha evidenziato come l'utile primario per dipendente è decisamente basso in HP rispetto ai concorrenti: appena 35 mila dollari contro i 49 mila di Apple e 50 mila di Ibm.

IBM, inoltre, 20 anni fa aveva messo in piedi la più grande ristrutturazione mai vista nel settore informatica con un taglio di oltre 60 mila dipendenti.

Hewlett-Packard, 25.000 licenziamenti in vista

 
Le cose per Hewlett-Packard non stanno andando benissimo.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, che a sua volta cita fonti anonime, la società che appena poco più di un anno fa aveva concluso l'acquisto di Palm per 1,2 miliardi di dollari ora si troverebbe a dover tagliare fino a 25.000 posti di lavoro.
 
I licenziamenti dunque riguarderebbero l'8% del totale della forza lavoro mondiale della multinazionale statunitense. Di essi dai 10 ai 15.000 interesserebbero il comparto dei servizi aziendali, mentre a qualche altro migliaio di lavoratori potrebbe essere offerto il pensionamento anticipato.
Secondo le stime di Brian Marshall, analista di ISI Group, con l'eliminazione di 18.000 posti di lavoro si riuscirebbero a risparmiare circa 1,2 miliardi di dollari e a far fruttare le azioni circa 50 cent in più.
 
A Marzo era stata confermata l'intenzione di una riorganizzazione societaria, in ottica di un taglio dei costi, che avrebbe dovuto fondere due rami aziendali. Allora comunque non erano stati annunciati licenziamenti.
 
Si attendono novità ufficiali da Meg Whitman, attuale amministratore delegato (che dallo scorso Settembre ha preso il posto di Leo Apotheker), mercoledì prossimo, durante la presentazione dei risultati del secondo trimestre fiscale.

 

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