Uno studio dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha preso in considerazione il mercato al dettaglio comprensivo dei servizi SMS off-net e dei servizi di messaggistica alternativi, quali e-mail e instant messaging ha evidenziato che il costo dei messaggi di testo in Italia è più alto rispetto a molti altri paesi.
Nel 2007 la Commissione aveva considerato che ci sarebbe stato un aumento dei servizi di instant messaging, che sarebbero stati "in grado di competere con i servizi SMS". Negli ultimi tre anni infatti le SIM che hanno generato traffico IP sono più che raddoppiate e inoltre "tra il 2010 e il 2011, il numero di messaggi istantanei inviati tramite rete mobile è cresciuto del 300% circa".
Le persone che usano i servizi di messaggistica istantanea li percepiscono come gratuiti (il loro costo è già compreso nella connessione a internet). Questo è "senza dubbio un fattore determinante nel processo di sostituibilità con gli SMS". I dati dell’OFCom mettono in evidenza, infatti, che nel nostro paese "il 23% di coloro che comunicano attraverso i social network ha dichiarato di aver ridotto l’uso di SMS".
Per motivi tecnici l'instant messaging non può tuttavia sostituire così facilmente gli SMS
L'instant messaging tuttavia non può sostituire così facilmente i più tradizionali SMS, in quanto questi ultimi sono gli unici a dare la certezza di essere consegnati. Nella nota dell'Autorità, infatti, si legge che "da un punto di vista tecnico, l’operatore di destinazione è l’unico operatore in grado di consegnare il messaggio a un determinato utente della sua rete e pertanto il servizio di terminazione SMS da esso offerto non può essere sostituito con nessun altro servizio all’ingrosso".
"Nonostante il trend decrescente dei prezzi degli SMS in Italia, questi ultimi si assestano ancora su livelli più alti rispetto alla media dei Paesi europei"
Gli SMS in Italia sono i più cari d'Europa. In media, a Gennaio 2012 costavano 4,57 centesimi, a confronto con i 3,15 centesimi degli altri paesi europei. "Nonostante il trend decrescente dei prezzi dei servizi di terminazione SMS in Italia, questi ultimi si assestano ancora su livelli più alti rispetto alla media dei Paesi europei".
Dal 2008 al 2011 gli operatori di telefonia nazionali, "pur disponendo di una risorsa di rete necessaria [...] non sono stati in grado di sfruttare appieno il proprio potere di mercato". In quel periodo infatti "il ricavo unitario da terminazione SMS si è ridotto". L'Autorità a questo punto consiglia che in prospettiva "un eventuale futuro aumento del prezzo del servizio di terminazione SMS non sarebbe profittevole per gli operatori".
"Un eventuale futuro aumento del prezzo del servizio di terminazione SMS non sarebbe profittevole per gli operatori"
Questa indagine è solo di carattere conoscitivo, in quanto viene fatto notare comunque che "tale mercato [di terminazione SMS su singole reti mobili] non è incluso nella lista di quelli suscettibili di regolamentazione ex ante ai sensi delle Raccomandazioni della Commissione europea del 2003 e del 2007".
Alla luce di queste considerazioni. l'Autorità continuerà "a svolgere l’attività di monitoraggio sull’evoluzione del livello dei prezzi dei servizi di terminazione SMS in Italia, così da verificare che gli stessi rispondano ai criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità, che informano l’accesso al mercato delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica".
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