
Chad Hurley, Steve Chen e Karim, i tre fondatori di Youtube, hanno poi venduto dopo poco più di un anno a Google per la cifra incredibile di 1.65 miliardi di dollari, cifra mai tornata nelle casse di Google.
Youtube in questi anni ha lanciato e scoperto tanti talenti e non talenti, con video da oltre 100 milioni di visite evoluti per sempre effetto virale, come Evolution of dance (137 milioni di contatti) e Charlie bit my finger (160 milioni di conatti oltre a 300.000 commenti e quasi 400.000 valutazioni positive).
Il successo di Youtube è chiaro ed evidente sotto gli occhi di tutti: una piattaforma per veicolare contenuti di terze parti, e quindi come semplice contenitore vuoto, in grado di poter monetizzere e catalizzare traffico proveniente da altri siti web o dal semplice e puro passaparola.
Il successo per ora è rimasto solo sui dati di visite e sui miliardi di minuti di video erogati ogni mese ma non sul bilancio, dove il progetto Youtube sprofonda di anno in anno in totale perdita e alimentato dal buon andamento di Google.
Solo da poco tempo, infatti, Google ha iniziato a valutare sistemi e strumenti per monetarizzare in parte questo traffico, attendendo impaziente il lancio di spot video come oggi vende e veicola spot testuali, forse unica ancora di salvezza per Youtube.
YouTube prova a ripianare il bilancio vendendo Musica
Resta per ora una delle poche incertezze di Google, incapace di fare cassa e produrre utili.
Quest'anno Youtube perderà almeno 500 milioni di dollari, per via di un business incapace di mantenersi da solo e frutto di una logica ancora poco matura per il Web.
Ad appesantire i conti di Youtube, l'enorme costo della banda, pari a circa 350 milioni di dollari, a fronte di un ricavo di circa 240 milioni di dollari e costi di gestione complessivi per 711 milioni di dollari. La differenza, circa 470 milioni di dollari, finiranno sotto la voce perdita di esercizio.
Nonostante la quota leader di mercato con il 41%, Youtube non ha ancora trovato la sua strada naturale per far cassa e cosi Google proverà a vendere musica attraverso il canale video e il sistema click to buy, ovvero la possibilità di inserire spot pubblicitari all'interno dei video.
il primo passo è stato l'accordo con la Universal che permetterà di vendere clip musicali direttamente dal player video, sperando che a breve video spot e altre forme pubblicitarie possano generare maggiori introiti.
Quest'anno Youtube perderà almeno 500 milioni di dollari, per via di un business incapace di mantenersi da solo e frutto di una logica ancora poco matura per il Web.
Ad appesantire i conti di Youtube, l'enorme costo della banda, pari a circa 350 milioni di dollari, a fronte di un ricavo di circa 240 milioni di dollari e costi di gestione complessivi per 711 milioni di dollari. La differenza, circa 470 milioni di dollari, finiranno sotto la voce perdita di esercizio.
Nonostante la quota leader di mercato con il 41%, Youtube non ha ancora trovato la sua strada naturale per far cassa e cosi Google proverà a vendere musica attraverso il canale video e il sistema click to buy, ovvero la possibilità di inserire spot pubblicitari all'interno dei video.
il primo passo è stato l'accordo con la Universal che permetterà di vendere clip musicali direttamente dal player video, sperando che a breve video spot e altre forme pubblicitarie possano generare maggiori introiti.