Dopo il blackout degli ultimi giorni, Sony ha avvisato i 77 milioni di utenti del PlayStation Network che i loro dati sensibili (nomi, gli indirizzi, date di nascita, probabilmente i dati delle carte di credito, etc) potrebbero essere stati rubati da degli hackers.
Il colosso giapponese non può affermare con certezza che i numeri delle carte di credito siano stati rubati, tuttavia ha consigliato agli utenti di rivolgersi ai propri istituti bancari per controllare o risolvere la questione.
Lo scorso 30 Marzo c'è stata una falla nell'Epsilon Data Management dell'Alliance Data System che si è tramutata nel furto di dati dei clienti in banche come Citigroup e JPMorgan e da rivenditori come Best Buy e Walgreen.
Sony ha affermato di essere venuta a conoscenza del problema il 19 Aprile e ha prontamente bloccato il PlayStation Network. Dei dati rubati non si è saputo nulla fino ad alcune ore dopo il lancio dei due nuovi tablet Android S1 e S2, avvenuto ieri in Giappone.
Secondo un portavoce di Sony ci sono voluti "diversi giorni di indagini" (effettuate dall'FBI) prima di venire a conoscenza della falla e conseguentemente dei dati sottratti.Diversi utenti del network non l'hanno presa molto bene. Uno dei motivi principali della rabbia è il ritardo con il quale Sony ha divulgato queste informazioni.
Il PlayStation Network dovrebbe tornare agibile entro una settimana.
PlayStation Network online tra qualche giorno, Dati sensibili al sicuro
Per ora si parla di un periodo di attesa che andrà da 2 a 7 giorni e quindi ancora per un pò la rete risulterà off line, obbligando i giocatori di Playstation e Playstation Portable a giocare nel modo tradizionale, ovvero da soli.
Nello specifico, nella rete Sony ci sono circa 70 milioni di utenti registrati e potenzialmente 1 milione di abbonati al servizio Premium.
Al momento non sono stati resi noti eventuali problemi relativi al furto di dati.
PlayStation Network, confermati gli attacchi alla rete
Di recente, infatti, la stessa rete era stata colpita da attacchi informatici, come riferito da Sony stessa che ha confermato la tesi e quindi spiegato i continui black out, fino al blocco definitivo che persiste ormai da 4 giorni.
L'attacco informatico sembra sia stato effettuato mediante attacchi DOS (Denial of Service) che puntano a rendere inaccessibile la rete creando una sorta di sovracarico della stessa.

Sony ha inoltre annunciato che tecnici e sviluppatori sono già al lavoro per adottare tutte le misure a salvaguardia del sistema di gaming online e rendere più sicura la rete anche per eventuali attacchi futuri.
Ad oggi sono circa 70 milioni gli utenti che accedono on line tra le due console di gioco e la rete stessa è stata forse uno dei fattori chiave vincenti nella guerra del gaming online. L'accesso alla rete Sony prevede una tipologia di accesso gratuita e un'altra premium a pagamento con abbonamenti di circa 50 dollari annuali.
Sony Playstation Network: Una Class Action contro il furto dei dati
Se il network dovrebbe tornare operativo entro pochi giorni, non si conosce ancora bene quanti e quali saranno gli strascichi futuri per Sony, che con questo problema potrebbe aver seriamente compromesso il futuro premium della sua rete.
Sony sarà infatti la prima società a subire una class action per il furto dei dati e la violazione degli stessi, con la motivazione di non aver fatto abbastanza per mettere tali dati al sicuro.
Tra le motivazioni di questa class action, avviata dall'avvocato Kristopher Johns, in Alabama, anche il ritardo con la quale Sony ha informato i propri clienti del problema, soprattutto quello legato ai dati fiscali e delle carte di credito.
Sony, in vendita i dati rubati dal Playstation Network
