Il codice in questione, alla base del sistema operativo Android, è stato reso pubblico da parte di Google, al fine di verificare la violazione o meno di proprietà intellettuale.

Oracle ha citato Google per la violazione del brevetto relativo ad una componente Java, di proprietà intellettuale di Oracle che aveva acquisito Sun Microsystems nel mese di gennaio 2010, incorporando i relativi brevetti.
La richiesta è da capogiro: secondo diverse analisi, Google potrebbe trovarsi nella scomosa situazione di dover sborsare una colossale cifra compresa tra 1,4 e 6,1 miliardi di dollari.
Oracle vs Google, il 16 Aprile inizia l'Android armageddon
Come non molti forse sapranno, Google e Oracle hanno avuto un continuo battibecco legale per quasi due anni. Nel tempo dal deposito della querela, le rivendicazioni legali sono state limitate, le domande di risarcimento danni sono state rettificate, con somme di denaro ridotte di volta in volta.
Tutti negoziati che hanno fatto in maniera di rimandare lo scontro finale davanti al giudice per piu' e piu' volte. Ma ora sembra che le due parti hanno ufficialmente raggiunto un accordo, e così i giganti tecnologici andranno al processo il prossimo 16 aprile per determinare se Android ha illecitamente utilizzato del codice Java.
Oracle sarà pagato? Google la avrà vinta di fronte al giudice? Android è veramente un sistema operativo libero e, soprattutto, nato da se stesso? Lo scopriremo solo quando il giudice sentenzierà.

L'accusa - Oracle aveva citato in giudizio Google per la violazione del brevetto circa l'utilizzo di una componente Java, di proprietà intellettuale di Oracle, nel sistema operativo Android. Stando a diverse analisi finanziarie per la violazione di proprietà intellettuali, Mountain View potrebbe trovarsi nella scomoda situazione di dover pagare una cifra compresa tra 1,4 e 6,1 miliardi di dollari.
Caso Oracle-Google, spuntano i guadagni di Android

Per quanto riguarda i numeri, i dati sono relativi al 2010. La relazione in questione infatti era stata presentata dal team di sviluppo Android a Luglio del 2010. Probabilmente le informazioni più interessanti riguardano gli incassi della piattaforma Android. Google infatti è sempre stata restia a fornirle.
A Luglio 2010 gli smartphones Android attivati erano 20 milioni (ricordiamo che il primo telefonino Android ha fatto il debutto nel Settembre 2008). Allora la società di Mountain View aveva previsto di realizzare entro la fine dell'anno 278,1 milioni di dollari di introiti, dei quali 158,9 in contenuti pubblicitari e 3,8 con la vendita delle applicazioni.


Per il 2012 le proiezioni erano le seguenti: 840,2 milioni di dollari, dei quali 804 milioni provenienti dalla pubblicità e 35,9 dalla vendita delle applicazioni (ricordiamo che per queste ultime Google trattiene il 30%, mentre il rimanente finisce nelle tasche degli sviluppatori).
Il divario tra i ricavi degli annunci pubblicitari e quelli che arrivano dalla vendita delle applicazioni dunque è molto ampio.
Entrate: Android vs Apple iOS - Con riferimento al 2010, i numeri di Android erano inferiori rispetto a quelli della piattaforma iOS di Apple: 281 milioni contro 120.
Google comunque ha contattato la redazione di The Verge, che ha pubblicato la notizia, facendo notare che i dati in questione non sono aggiornati: "questi dati risalgono al 2010 o prima e non sono rappresentativi del pensiero sulle nostre operazioni correnti. L'industria si evolve a un ritmo incredibilmente veloce, così come le nostre aspirazioni per i vari prodotti e servizi".
Google risponde a Oracle: Non si puo' mettere il copyright a un'idea
Eric Schmidt ha sottolineato che le affermazioni del capo di Oracle, Larry Ellison, non sono vere. Google non ha rubato i prodotti di Oracle. E a dargli ragione ci pensa anche la sentenza del giudice.

Il CEO Larry Ellison in un'intervista alla CBS, citando lo slogan di Google "don't be evil", aveva affermato che quelli di Google si comportano in modo malvagio e aveva puntato il dito in special modo contro Larry Page.
Ad Agosto del 2010 la sua società aveva fatto causa alla Grande G con l'intento di ottenere un risarcimento di 6 miliardi di dollari. A Maggio del 2012 il giudice aveva dato ragione a Google, spiegando che non è possibile mettere un copyright a una struttura di API Java.
"Non si può mettere il copyright a un'idea"
Eric Schmidt, direttore esecutivo di Google, ha risposto su Google Plus dicendo che le affermazioni di Ellison non corrispondono alla verità. La sua società non ha "preso la roba" di Oracle, anche se è vero il fatto che Java sia stato usato per l'implementazione della piattaforma Android.
"Non si può mettere il copyright a un'idea o a un sistema di operare" e questo è un "principio di vitale importanza per l'innovazione", ha scritto. "E non è una mia opinione, ma il verdetto del giudice".
Larry Ellison, grande amico di Steve Jobs, nella stessa intervista aveva anche espresso la sua opinione sul futuro di Apple, dicendo che ora si prospetta una nuova fase di caduta.
Per un approfondimento è possibile leggere "Larry Ellison: Apple e' Condannata senza Steve Jobs". Vedremo se i fatti gli daranno ragione o torto.