Ecco la lumaca che ricarica le batterie

 

Una delle questioni più delicate in Italia (e non solo) riguarda il fabbisogno energetico

Scritto da Maurizio Giaretta il 15/03/12 | Pubblicata in Produttori | Archivio 2012

 

Una delle questioni più delicate in Italia (e non solo) riguarda il fabbisogno energetico. Il nostro paese importa gran parte dell'energia (vedi petrolio, energia elettrica, gas, eccetera) di cui fa uso.

Gli scienziati pertanto sono sempre alla ricerca di nuovi fonti di energia. Una di esse è rappresentata dal regno animale. Uno dei primi esempi di successo arriva da un gruppo di ricercatori delle Università di Clarkson e di Ben-Gurion, che hanno piantato degli elettrodi all'interno del guscio di una lumaca.

A seguito del collegamento con un circuito esterno, il mollusco è in grado di generare una potenza compresa tra i 7,45 e i 0,16 microwatt. Tanto per fare un esempio, la batteria di un orologio da polso genera circa un microwatt.
 

Unica nota dolente: dopo 45 minuti la produzione di elettricità cala dell'80 per cento. Ciò significa che i ricercatori dovranno trovare un generatore di corrente più potente o un sistema efficiente per accumulare l'energia.

La ricerca è stata condotta dal professor Evgeny Katz ed è stata pubblicata nel Journal of the American Chemical Society. Il professore ha affermato che per il futuro c'è l'intenzione di far uso di animali più grandi, come i granchi.

Le possibili applicazioni di questa minuta fonte di energia riguardano la ricerca biologica e la sorveglianza. In questo secondo caso le lumache potrebbero essere usate come piccole 'spie', in grado di passare sicuramente inosservate.

Sembra di essere in Matrix...

 

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