A rendere palesemente illegale il sito, la presenza di sponsorizzazioni e introiti pubblicitari, che hanno configurato l'intero sito, come una vera e propria attività di lucro basata sulla violazione dei diritti di Copyright, nonchè servizi per facilitare la pirateria informatica.
La homepage del Sito

Pronta la risposta dei fondatori del sito, che attraverso Twitter si sono prodigati a fornire accessi alternativi, per lo più basati su ip del server che consentirebbe, oltre che un facile aggiramento dei blocchi, anche la possibilità di cambiare indirizzo in tempi rapidi.

Da quello che è stato possibile recuperare online, sembra anche lo stesso sito sia già tornato pienamente operativo, semplicemente cambiando tld al dominio precedente.
Anche questa volta è stata contestata una responsabilità oggettiva ai provider che rischiano sanzioni fino a 250.000 euro per non aver vigilato a sufficienza quanto accadeva nei propri server.
La responsabilità cosi come il controllo sono stati contestati per il semplice motivo che il servizio generava guadagni al provider stesso che forniva il servizio (e soprattutto, anche in grandi Server Farm, difficile non notare siti di questo tipo che generano migliaia di accesi giornalieri).