
Crittografia e Intelligenza Artificiale
Alan Turing sviluppò quello che potremmo definire oggi intelligenza artificiale e fu padre fondatore dell'idea alla base del codice binario attuale, ovvero il linguaggio macchina che consente ad un computer di svolgere qualunque operazione.
Nel 1936, infatti, abbozzò quella che poteva essere una ipotetica apparecchiatura in grado di capire e risolvere operazioni portate a livello di processi matematici.
Durante la seconda Guerra Mondiale, il suo genio venne utilizzato per decrittare i messsaggi in codice dei Nazisti operando a Bletchley Park, quartier generale inglese per la crittoanalisi. La sua macchina denominata Bomba, in risposta ad Enigma realizzata dai tedeschi, consentiva di violare i codici cifrati tedeschi.
I suoi studi sull'intelligenza artificiale, vengono ritenuti validi ancora oggi nelle Università e sono di spunto per decine e decine di ricerche in ambito tecnologico.
Celebre il test di Turing, attraverso il quale era possibile certificare che un computer fosse effettivamente in grado di pensare, cosi come la Macchina di Turing, presa d'esempio ancora oggi: "La sua importanza è tale che oggi, per definire in modo formalmente preciso la nozione di algoritmo, si tende a ricondurlo alle elaborazioni effettuabili con macchine di Turing."
Curiosità
In questa pagina, trovate una versione online, realizzata in Java, che simula il funzionamento della macchina di Turing.
Nella foto: La statua a Manchester dedicata a Turing.

Morte e persecuzione inglese
La sua ipotetica condizione omosessuale (mai accertata ufficialmente), unita alle straordinare cononscenze in ambito informatico e crittografico, erano elementi sufficienti per etichetterlo come elemento pericoloso per la sicurezza nazionale.
Nel 1952, venne arrestato con l'accusa di essere omosessuale, processato e condannato alla castrazione chimica che provocò in lui diversi problemi di natura fisica.
Innamorato della favola di Biancaneve, la sua vita sembra terminare proprio con una mela avvelenata al cianuro, nel 1954, anche se su questa storia c'è un grande mistero.
Secondo altre fonti, infatti, la morte fu accidentale e dovuta ad alcuni esperimenti che stava conducendo, con cianuro assorbito per errore e non per volontà.
Il tesoro lasciato da Turing, porta i suoi frutti ancora oggi, oltre 50 anni dopo la sua morte sopratutto per il fatto che dopo la sua dipartita, gran parte del materiale fini dimenticato in qualche cassetto.
Solo il 10 Settembre 2009, l'Inghilterra formulò le scuse ufficiali per quello che appare oggi una persecuzione omofobica.
Il francobollo inglese dedicato a Turing dopo le scuse ufficiali del Governo Inglese nel 2009

Turing e Apple
Secondo Sadie Plant, come riportato nel libro Zeroes + Ones : Digital Women and the New Technoculture, il logo della Apple, ovvero la celebre mela morsicata, sarebbe un omaggio ad Alan Turing. L'ipotesi non è mai stata confermata o smentita da Apple.