Facebook, tramite il suo blog, ha recentemente confermato che alcune aziende che sviluppano applicazioni da utilizzare dentro Facebook (Giochi, passa tempi, ecc) avrebbero ceduto o venduto milioni di dati personali ad alcuni data broker ancora sconosciuti.
E' stata individuata una delle destinatarie di questi dati sensibili: si tratta di Rapleaf, un'azienda di SanFrancisco, California.
Facebook e quest'ultima hanno raggiunto un accordo secondo il quale Rapleaf si impegna a cancellare tutti i dati personali ricevuti,e si impegna a non effettuare in futuro azioni simili.
Facebook ha inoltre ribadito che nessuno ha mai venduto e nessuno venderà mai informazioni personali. Il social network avrà tolleranza zero contro i data broker che minacciano la privacy degli utenti registrati.
Uno dei metodi che gli sviluppatori hanno utilizzato è stato il referer, ossia un dato che indica da quale sito provengono gli utenti prima di giungere alla pagina di destinazione. Facebook si impegna anche a far usare degli identificatori anonimi agli sviluppatori.