Twitter: maggior controllo degli sviluppatori con la nuova API

 

Si è detto per un po' che Twitter potrebbe porre fine ai client di terze parti e consentono l'uso solamente del client ufficiale, ormai disponibile su quasi tutte le piattaforme

Scritto da Simone Ziggiotto il 17/08/12 | Pubblicata in Social Network | Archivio 2012

 

Si è detto per un po' che Twitter potrebbe porre fine ai client di terze parti e consentono l'uso solamente del client ufficiale, ormai disponibile su quasi tutte le piattaforme. E mentre questo non è ancora accaduto, l'ultimo annuncio pubblicato sul blog degli sviluppatori della società rende più difficile essere uno sviluppatore di terza parte di un client che permette l'accesso alle funzioni del social network.

Twitter ha annunciato che sarà rilasciata la nuova versione 1.1 della sua API - Application Programming Interface API (Interfaccia di Programmazione di un'Applicazione) - che è ciò che le applicazioni di terze parti devono rispettare per poter accedere ai sistemi di Twitter. Questa nuova versione API è dotata di una serie di nuove modifiche e restrizioni che limitano di molto le possibilità alle applicazioni di terze parti rispetto a prima.

Per cominciare, un client Twitter che accede alle funzioni di base come la timeline di Twitter, le impostazioni dell'account o l'invio diretto di un tweet avrà un limite di 100.000 utenti. Se un'applicazione ha bisogno di supporto per piu' utenti, lo sviluppatore dovrà ricevere il permesso da Twitter - a quel punto sarà a discrezione di Twitter se consentire o meno un numero maggiore di utenti in quel determinato client. Per quanto concerne le applicazioni che vantano già più di 100.000 utenti, esse possono continuare a funzionare fino a raggiungere la soglia di 200 mila utenti. Per espandersi oltre sarà necessario il permesso d Twitter.

 Twitter

Twitter ha reso la vita piu' difficile anche per le applicazioni che non soddisfano le linee guida per la progettazione del client.

La nuova API include anche un nuovo limite di chiamate ai server Twitter. Inizialmente, le applicazioni potevano fare 350 chiamate API al minuto indipendentemente dalla funzionalità, il che era la principale causa di spam su Twitter. La nuova API introduce una limitazione in base alla velocità, il che implica diversi limiti per le chiamate a seconda della funzione richiesta dal client. La maggior parte delle chiamate saranno limitate per un numero pari a 60 al minuto, ma alcune applicazioni potrebbero richiedere un maggiore volume per arrivare fino a 720 chiamate API al minuto. Naturalmente, tutto a discrezione di Twitter.

Infine, ogni applicazione che utilizza la nuova versione v1.1 dell'API di Twitter dovrà essere verificata e autenticata dalla società. Se un'applicazione utilizza l'API senza autenticazione, Twitter revocherà al client la chiave per l'accesso ai propri dati.

La nuova API sarà rilasciata solo prossimamente e gli sviluppatori avranno sei mesi di tempo per migrare dalla versione attuale numero 1,0 alla nuova numero 1,1.

 

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