Mark Zuckerberg, fondatore del social network Facebook, è stato intervistato all'evento TechCrunch Disrupt di San Francisco da Michael Arrington. Il fondatore di TechCrunch e l'attuale amministratore delegato di Facebook hanno affrontato l'argomento tanto discusso nelle ultime settimane: l'entrata in Borsa di Facebook.
Come prima domanda, Arrington ha chiesto a Zuckerberg una propria opinione sull'entrata a Wall Street della società. Nella risposta, Mark ha confessato che il crollo del valore delle azioni dall'IPO è stato deludente per lui come persona e come fondatore della società, ma si è anche detto ottimista per il futuro aggiungendo che "non è certo il primo momento difficile dell'azienda”. Sempre parlando al futuro, per Zuckerberg è meglio attendere i prossimi tre-cinque anni prima di giudicare l'andamento in Borsa di Facebook, giusto il tempo perchè si concluda la transizione dal Web al mobile advertising.
Il mobile appunto, è su questo aspetto che l'azienda punta nell'immediato futuro: “abbiamo sbagliato nel scommettere troppo sull'HTML5. In questo standard abbiamo perso gli ultimi due anni, e questo ci è molto dispiaciuto”. Accantonato l'HTML5, Facebook sarà integrato prossimamente, come sappiamo dalle recenti notizie, nativamente su iOS di Apple, ma è in cantiere anche una nuova applicazione per dispositivi Android.
Non ci sono dubbi sul fatto che il settore dei dispositivi mobile va seguito, e lo dimostrano le ultime stime secondo cui gli utenti che si connettono dal proprio tablet o smartphone sono in continuo aumento, giorno dopo giorno. "Guadagneremo molto di piu' con i dispositivi mobili piuttosto che con i dispositivi desktop”, ha dichiarato Mark.
Le domande poi si sono soffermate sul lato sel social searching: "ogni giorno su Facebook si effettuano oltre un miliardo di ricerche e ancora non stiamo neanche cercando di crescere nel settore delle ricerche”, ha detto il CEO di Facebook. “I motori di ricerca si stanno evolvendo in modo da riuscire a dare risposte alle persone che sono in cerca di queste. Non ci sarà piu' il bisogno di digitare qualcosa e aspettare che il motore di ricerca mi fornisca un elenco link che per lui sono inerenti alle mie parole chiave. Si arriverà al punto di porre una domanda al motore di ricerca da cui ottenere una risposta ben precisa".
Alla domanda se si sta ancora divertendo, Mark ha detto che non pensa del suo lavoro su Facebook in questo modo. Invece, ha detto: "Penso che sia una missione". In altre parole, è un missionario, focalizzato sul raggiungere il suo obiettivo di colonizzare il pianeta nel miglior modo possibile con la piattaforma Facebook. E pensa che essere sottovalutato è meglio, cosi' Facebook sarà in grado di fare cose che le persone non riescono ad immaginare, per le quali le novità saranno una sorpresa.