Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato la nuova guida "Social privacy: Come tutelarsi nell'era dei social network" per non rimanere intrappolati nelle 'reti sociali' come Facebook o Twitter.
Ragazzi che espongono i loro segreti più intimi e le proprio fotografie per gioco o per amore, genitori inesperti della Rete, utenti che installano l'app sbagliata allettati dalla parola "gratis", professionisti che mettono a rischio i loro contatti di lavoro, molestatori e cyberbulli che pensando di essere protetti dall'anonimato colpiscono le persone più deboli.
Sono solo alcune delle tematiche che il Garante per la protezione dei dati personali affronta nella guida in cui propone consigli e soluzioni per aiutare la "generazione 2.0".
Nel vademecum, che mantiene la stessa struttura, particolarmente apprezzata dagli utenti, del vademecum del 2009 aggiornandone però completamente i contenuti, sono considerate le nuove frontiere aperte sia dei social network tradizionali (Facebook, Google Plus+, VKontakte, Qzone, WhatsApp, LinkedIn, Badoo, Twitter, LINE, WeChat, SinaWeibo, Orkut, Snapchat, Vine, Tencent QQ, Instagram, MySpace, Ask.fm, Tumblr), ma anche delle piattaforme di messaggistica sociale istantanea (WeChat, WhatsApp, Skype, Messenger, ecc.), la cui crescita è in rapida diffusione su smartphone e altri device come tablet e phablet, o le cosiddette "tecnologie indossabili" come occhiali e orologi smart (Google Glass, smartwatch, ecc.).
Il vademecum "Social privacy: Come tutelarsi nell'era dei social network" del Garante per la protezione dei dati personali si pone l'obiettivo di "aumentare la consapevolezza degli utenti e offrire loro ulteriori spunti di riflessione e strumenti di tutela". Per tale scopo, il Garante ha proposto un decalogo che aiuta ad utilizzare le opportunità offerte dal mondo digitale difendendosi dalla trappole della Rete, ponendo particolare attenzione sui fenomeni come quello delle false identità o come il sexting e il cyberbullismo.
"Non esistono più barriere tra la vita digitale e quella reale: quello che succede on-line sempre più spesso ha impatto fuori da Internet, nella vita di tutti i giorni e nei rapporti con gli altri" sottolinea il Presidente dell'Autorità, Antonello Soro.
Il vademecum è suddiviso in quattro capitoli: "Facebook & co", "Avvisi ai naviganti", "Ti sei mai chiesto?", "10 consigli per non rimanere intrappolati" e alla fine include il glossario "Il gergo della rete" che introduce alcuni termini ed espressioni che sempre più spesso stanno entrando nella quotidianità di chi naviga tra i siti sociali.
Dove si trova il vademecum ? L'opuscolo "Social privacy: Come tutelarsi nell'era dei social network può essere richiesto in formato cartaceo al Garante per la protezione dei dati personali, piazza di Monte Citorio n. 121 - Roma, o via mail all'indirizzo ufficiostampa[at]garanteprivacy.it, oppure, scaricato in formato digitale dal sito dell'Autorità garanteprivacy.it. Il vademecum sarà distribuito anche al Forum Pa in programma dal 27 a 29 maggio a Roma.