Facebook ha detto che continuerà il lavoro di ricerca che fa sugli utenti sul sito di social-media, in risposta alla valanga di polemiche della scorsa estate dopo che è venuto alla luce uno degli ultimi esperimenti fatti dalla società. Ma farà maggior attenzione.
Facebook, il più grande social network del mondo, si è trovata ad affrontare polemiche a seguito di una reazione pubblicata da alcuni ricercatori che, su commissione della società, hanno condotto nel 2012 uno studio che ha manipolato le News Feeds di quasi 700.000 utenti per vedere se e come i post degli amici influiscono sulle le emozioni di qualcuno. Essi hanno scoperto che se qualcuno vede messaggi dagli amici che esprimono felicità, a loro volta tendono ad essere più felici, mentre è risultato vero il contrario che se qualcuno legge post più negativi di conseguenza a loro volta, i post di chi legge, sono più negativi.
Mentre Facebook, che ospita oltre 1 miliardo di utenti, nei suoi termini di servizio dichiara che può raccogliere informazioni sugli utenti per analizzarli ed usarli per delle ricerche, alcuni sostenitori della privacy hanno sostenuto che l'azienda è andata troppo oltre cercando di manipolare le emozioni dei suoi utenti senza prima rivelare ciò che stava facendo.
"Anche se questo studio è stato importante per la ricerca, eravamo impreparati sulle reazioni ricevute dopo che il rapporto è stato pubblicato e abbiamo preso a cuore i commenti e le critiche," ha dichiarato il Chief Technology Officer di Facebook Mike Schroepfer in un post pubblicato Giovedi sul blog dell'azienda. "E' chiaro ormai che ci sono cose che avremmo dovuto fare in modo diverso."
Con i prossimi studi, Facebook fa sapere, si distingueranno i tipi di contenuti che verranno analizzati, quello "che può essere considerato profondamente personale (come ad esempio le emozioni)" o se lo studio si concentrerà su "particolari gruppi o popolazioni (come le persone di una certa età) ", ha detto Schroepfer.
"Siamo impegnati a fare ricerca per rendere Facebook migliore, ma vogliamo farlo nel modo più responsabile", ha detto Schroepfer.