Potrebbe capitare che la batteria dello smartphone non riesca a durare al punto da garantire un adeguato funzionamento del dispositivo. E, anche se più rari, potrebbero esserci dei casi in cui il telefono si spegne all’improvviso anche se carico. Vediamo, quindi, alcuni consigli per prendersi cura della batteria del proprio smartphone.
Le batterie ricaricabili che alimentano gli smartphone moderni si basano sulla tecnologia agli ioni di litio. Si tratta di una tecnologia ottima per quanto riguarda la velocità di ricarica e durata nel tempo. Tuttavia, si potrebbero verificare dei casi in cui la batteria si scarica molto rapidamente al punto che nel giro di pochi minuti il telefono si spegne.
Se lo smartphone ha più di qualche anno è altamente probabile che la batteria sia degradata e quindi bisogna sostituirla se non si vuole cambiare del tutto telefono o convivere con una batteria che funziona male. Se il telefono è relativamente nuovo e comunque si spegne a causa della batteria che si scarica rapidamente, invece, non è detto che il ciclo di vita della batteria sia finito. Infatti, potrebbe trattarsi di un malfunzionamento di una applicazione o qualche impostazione sbagliata a creare il problema. Fortunatamente, i principali produttori di smartphone da qualche anno a questa parte offrono degli strumenti che permettono agli utenti, in autonomia, di prendersi cura della batteria dei propri smartphone.
La batteria alimenta il proprio smartphone: prendiamocene cura
Facciamo una breve premessa, perché è importante differenziare il significato dei termini ‘durata della batteria‘, ‘ciclo di vita della batteria‘ e ‘cicli di ricarica della batteria‘. Con durata della batteria si intende l’autonomia di una carica, ossia quanto può restare in funzione il dispositivo tra una carica e l’altra. Con ciclo di vita della batteria si intende il periodo di tempo in cui la batteria può funzionare a dovere prima di doverla sostituire perché non più in grado di garantire il corretto funzionamento del dispositivo. Per esempio, se la batteria non si carica più oppure si scarica in meno di un’ora dopo la ricarica potrebbe essere un segnale della fine del suo ciclo di vita. Infine, per cicli di ricarica della batteria si intendono le volte in cui viene utilizzata una quantità pari al 100% della capacità della batteria.
Il ciclo di vita di una batteria varia
Il ciclo di vita di una batteria agli ioni di litio dipende da diversi fattori, tra cui come viene utilizzato il dispositivo e il numero di cicli di ricarica completi. Dopo un certo numero di cicli di ricarica, infatti, la batteria inizia a degradare e a non riuscire più a garantire una capacità di carica completa rispetto alla sua capacità massima.
Ad esempio, dopo due anni di utilizzo dello smartphone con ricarica quotidiana la batteria potrebbe caricarsi fino al 90% della sua capacità massima, con quel 10% non recuperabile perché degradato. Di conseguenza, se una batteria nuova con capacità di ricarica al 100% della sua carica massima può durare 20 ore di utilizzo, la stessa potrebbe offrire una capacità di ricarica al 90% della sua carica massima e durare 16 ore di utilizzo dopo due anni. In breve: con l’aumentare dei cicli di ricarica nel tempo si riduce la capacità di ricarica della batteria e, di conseguenza, la sua durata tra una ricarica e l’altra.
Come ottimizzare la batteria dello smartphone
Fatte queste premesse, ci sono degli accorgimenti che si potrebbero prendere per ottimizzare la durata della batteria. Il consiglio principale è quello di affidarsi agli strumenti ufficiali che mette a disposizione il produttore del proprio smartphone. La posizione di questi strumenti varia a seconda del modello ma generalmente su iPhone è possibile entrare in Impostazioni>Batteria>Stato Batteria mentre su Android in Impostazioni>Batteria>Informazioni sulla Batteria per scoprire gli strumenti disponibili sul proprio device.
Samsung, ad esempio, nei suoi dispositivi Galaxy offre la possibilità di abilitare una serie di impostazioni per ottimizzare la batteria. Come la funzionalità che chiude in automatico le applicazioni quando non sono più in uso, così da non lasciare app in esecuzione in background inutilmente. Inoltre, la funzione di sospensione delle applicazioni che non vengono aperte per un certo periodo di tempo. Infatti, c’è da tenere bene a mente che tutte le applicazioni che sono installate nel dispositivo, anche se non aperte in primo piano, possono richiedere energia alla batteria svolgere le loro attività (come cercare nuovi messaggi o aggiornamenti). Samsung offre anche la funzione ‘protezione batteria’ che, quando abilitata, limita la carica massima all’85% per prolungare il ciclo di vita della batteria (QUI spieghiamo il perché).
I proprietari di iPhone possono proprio trovare un avviso che li informa che è giunto il momento di sostituire la batteria del proprio melafonino in ‘Stato Ricarica‘.
Il telefono si spegne a causa della batteria? Attenzione alle app
Le applicazioni più pericolose in termini di consumo energetico sono quelle di messaggistica istantanea (come WhatsApp, Messenger e altre) e quelle di social media (come Facebook, TikTok, Instagram e altre). Il motivo è semplice: se si desidera ricevere in tempo reale notifiche di nuovi messaggi o novità in generale queste app hanno bisogno di funzionare continuamente. Alcune applicazioni offrono opzioni per limitare la ricezione di notifiche e la ricerca di aggiornamenti.
Lo stesso concetto può valere per i widget sulla schermata iniziare dello smartphone. Infatti, per restare aggiornati consumano energia della batteria. Alcuni widget permettono di scegliere ogni quante ore aggiornare le informazioni visualizzate.
E’ bene anche fare attenzione ogni volta che si installa una nuova applicazione. Infatti, se ci si accorge che la batteria inizia a durare meno dopo l’installazione di una nuova app questa potrebbe rivelarsi un problema. Si potrebbero anche disattivare Bluetooth e WiFi, se non necessari, e le opzioni di geolocalizzazione in app come Google Maps.
Attenzione alla temperatura ambientale
Gli smartphone sono progettati per funzionare al meglio in un intervallo di temperature ambiente che può variare da modello a modello. Apple riferisce che questo intervallo per iPhone è idealmente tra 16°C e 22°C. Samsung riferisce che questo intervallo per i suoi dispositivi Galaxy è tra 0°C e 35°C.
Ciò significa che anche le basse temperature potrebbero essere un problema per la batteria degli smartphone. La stessa Apple nelle pagine del suo supporto online (support.apple.com/it-it/105105) informa che la durata della batteria dell’iPhone potrebbe diminuire quando il melafonino si trova in un ambiente molto freddo:
“Quando utilizzi il dispositivo in un ambiente molto freddo, potresti notare una diminuzione della durata della batteria. Questa condizione è temporanea; quando la temperatura della batteria torna al normale intervallo operativo, anche le relative prestazioni torneranno alla normalità.”
Samsung, invece, informa che “L’uso continuato o la ricarica a temperature estreme possono accelerare il deterioramento della batteria.“. Il produttore sudcoreano, inoltre, fornisce in alcuni suoi dispositivi Galaxy un sistema di sicurezza che limita la ricarica per ridurre al minimo i danni quando esposti temporaneamente a temperature estreme.
L’iPhone potrebbe improvvisamente spegnersi
Alcuni modelli di iPhone, a partire dalla serie 6, sono in grado di gestire in modo dinamico i picchi delle prestazioni per evitare di spegnersi all’improvviso. Tuttavia, l’azienda di Cupertino non esclude casi in cui l’iPhone potrebbe improvvisamente spegnersi:
“Quando la batteria è quasi scarica, ha un’età chimica elevata o si trova in presenza di temperature basse, è più probabile che si verifichino spegnimenti imprevisti. In casi estremi, possono verificarsi con più frequenza, rendendo il dispositivo non affidabile o inutilizzabile.”
Altri consigli…
Ci sono altre utili informazioni riguardo la gestione della batteria di smartphone, ma non solo, che abbiamo trovato in un video pubblicato su Youtube dal canale ‘Il Lato Positivo‘, che vi lasciamo più sotto. Per esempio, se lo stato della batteria sul telefono mostra per diverso tempo una percentuale di carica residua dell’1% forse la capacità residua della batteria reale è maggiore di quella stimata.
C’è poi da fare attenzione alle app che si scaricano, perché quelle poco affidabili potrebbero essere sviluppate male e consumare un sacco di energia. Peggio ancora potrebbero essere applicazioni ‘spia’ che, all’insaputa dell’utente, tracciano ogni sua mossa e, quindi, consumano un sacco di batteria. Altro consiglio è di caricare la batteria di eventuali smartphone che si conservano nel cassetto così da mantenere attiva la batteria qualora, un giorno, dovessero tornare utili come telefono sostitutivi. Infine, è consigliato non usare lo smartphone mentre è in carica per non stressare la batteria.
Altre utili informazioni sulla gestione della batteria degli smartphone si possono trovare nel sito web dei singoli produttori. Nel caso di Apple si può partire da support.apple.com/it-it/105105 o da support.apple.com/it-it/101575 o da www.apple.com/it/batteries/why-lithium-ion/. Nel caso di Samsung si può partire da www.samsung.com/it/support/galaxy-battery/.