OpenAI riapre ChatGPT in Italia, sospesa la limitazione temporanea

Esprimendosi soddisfatto delle misure intraprese da OpenAI, il Garante italiano per la protezione dei dati personali conferma la sospensione della limitazione provvisoria di ChatGPT in Italia.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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"Siamo lieti di riprendere ad offrire ChatGPT in Italia" è il messaggio di benvenuto con il quale vengono accolti gli utenti registrati alla piattaforma OpenAI che provano da oggi ad accedere a ChatGPT, il servizio che il Garante italiano per la protezione dei dati personali (GPDP) per la protezione dei dati personali ha deciso di sospendere temporaneamente all’inizio di questo mese di aprile con due importanti motivazioni: raccolta illecita di dati personali e mancanza di sistemi per verificare l’età degli utilizzatori. Al primo accesso al servizio dopo che è stato ripristinato in Italia, agli utenti già registrati viene chiesto di confermare di avere almeno 18 anni oppure di avere almeno 13 anni con il consenso di un proprio genitore o tutore per utilizzare ChatGPT.

La finestra che ChatGPT mostra agli utenti dopo la riattivazione del servizio in Italia

Dal giorno del blocco di ChatGPT in Italia, l’organizzazione statunitense OpenAI si è subito espressa favorevole ad entrare in contatto con il Garante italiano al fine di ripristinare il suo servizio quanto prima. In particolare, il GPDP ha ricevuto il 3 aprile scorso la disponibilità di OpenAI per un incontro e una riunione tra rappresentanti delle parti si è tenuta due giorni dopo. Per riuscire a sospendere la limitazione provvisoria, OpenAI ha dovuto adottare prima del 30 aprile 2023 una serie di misure elencate nel provvedimento del GPDP dello scorso 11 aprile.

Il 28 aprile 2023, il Garante per la privacy italiano ha comunicato di aver ricevuto da OpenAI una nota con illustrate le misure introdotte per conformarsi alle richieste dell’Autorità presenti nel provvedimento dell’11 aprile. In particolare, OpenAI ha riferito di avere messo a disposizione degli utenti e non utenti, sia in Europa che a livello extra-europeo, delle informazioni aggiuntive per illustrare quali e come i dati degli utenti vengono trattati per addestrare l’algoritmo dietro a ChatGPT oltre che ricordare il diritto degli utenti di opporsi al trattamento dei loro dati, anche tramite un modulo compilabile online facile da raggiungere. OpenAI ha riferito di avere anche aggiunto informazioni all’informativa sul trattamento dei dati e di averla resa accessibile dal form di registrazione, in modo che le persone che ancora non si sono registrate alla piattaforma abbiano la possibilità di accedervi più facilmente e leggerla prima di creare un account OpenAI. Inoltre, OpenAI ha attivato la finestra di benvenuto visibile agli utenti che ri-accedono a ChatGPT dopo la sospensione della limitazione, come vi abbiamo riportato in apertura di questo articolo. In seguito a queste e ad altre modifiche, il servizio ChatGPT è stato ripristinato in Italia da OpenAI, dunque è ora nuovamente accessibile dall’Italia.

OpenAI ha messo online la pagina ‘Informativa sulla privacy’ (openai.com/policies/privacy-policy) nella quale è possibile trovare informazioni dettagliate su come raccoglie e utilizza i dati personali degli utenti. Inoltre, OpenAI nel suo supporto online (help.openai.com/en/articles/7842364-how-chatgpt-and-our-language-models-are-developed) ha reso accessibili informazioni su come l’organizzazione sviluppa e addestra ChatGPT.

Nell’informativa riservata agli utenti aggiornata, OpenAI ha chiarito che "continuerà a trattare taluni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio sulla base del contratto", trattando i loro dati personali per addestrare gli algoritmi di ChatGPT "salvo che esercitino il diritto di opposizione, sulla base del legittimo interesse".

Il Garante della privacy italiano si è detto soddisfatto delle misure intraprese da OpenAI, augurandosi che l’organizzazione statunitense vada a soddisfare altre richieste promosse nel provvedimento dello scorso 11 aprile, facendo attenzione in particolare all’implementazione di un sistema che permetta di verificare l’età degli utenti e alla promozione in radio, tv, giornali e web di una campagna informativa, non a scopo promozionale, per informare le persone del fatto che probabilmente i loro dati sono stati raccolti per addestrare gli algoritmi di ChatGPT e della possibilità di esprimere la propria opposizione all’utilizzo dei propri dati personali per addestrare gli algoritmi del servizio.

E’ possibile consultare la nota integrale del Garante Privacy italiano del 28 aprile 2023 riguardante la riapertura di ChatGPT in Italia sul sito web www.garanteprivacy.it 

L’utilizzo di ChatGPT resta gratuito previa registrazione di un account OpenAI. Chi è interessato a provare ChatGPT può prima leggere QUI la nostra recensione del servizio

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