Meta Boost: Guide To Green arriva in Italia, un programma di Meta per aiutare le PMI a sviluppare un business sostenibile

L'iniziativa, promossa da Meta in collaborazione con SME Climate Hub, Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio si propone di aiutare le PMI a intraprendere un percorso verso la sostenibilità , con azioni concrete per ridurre le emissioni di carbonio e favorire una crescita green.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

In occasione della Giornata della Terra (Earth Day) 2022, Meta  (ex Facebook) lancia in Italia “Meta Boost: Guide to Green”, il programma internazionale per aiutare le PMI a intraprendere azioni per contrastare i cambiamenti climatici, ridurre le emissioni di carbonio e favorire una crescita sostenibile. Il progetto è realizzato da Meta (ex Facebook) in collaborazione con SME Climate Hub – iniziativa globale che permette alle piccole e medie imprese di intraprendere azioni per il clima – Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio. L’obiettivo è sviluppare iniziative concrete per dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e azzerare le emissioni nette entro il 2050, puntando a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C

Negli ultimi quattro anni, Meta è riuscita a ridurre del 94% le proprie emissioni di gas serra. Per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale, Meta progetta e costruisce data center e luoghi di lavoro sostenibili, utilizza per tutte le proprie attività il 100% di energia da fonti rinnovabili e dal 2021 ha raggiunto il traguardo “emissioni zero” per le proprie operazioni globali. Meta sta, inoltre, sfruttando le proprie piattaforme per condividere informazioni sull’impatto dei cambiamenti climatici: attraverso il Centro sulle Scienze Climatiche su Facebook, mette in contatto le persone con le risorse di oltre 200 organizzazioni climatiche del mondo. Attraverso una sezione dedicata mostra anche le emissioni di gas serra dei vari Stati rispetto agli impegni presi, in modo che le persone possano capire meglio a che punto è il loro Paese oggi e cosa c’è ancora da fare. Meta ha, inoltre, deciso di fare da catalizzatore dell’azione per il clima, sostenendo le PMI nel percorso verso la sostenibilità.

Stando a quanto condiviso da Meta in una nota stampa, le piccole e medie imprese rappresentano il 99,7% delle aziende dell’Unione europea, creano il 66% dell’occupazione totale [fonte: “From Me to We, The Rise of Purpose-Led Branding”, Accenture, 2018] e hanno un’impronta ecologica pari al 70% dell’inquinamento industriale dell’UE [fonte: “Winning a Circular Economy: Practical steps for the European chemical industry”, Accenture, 2020]. Secondo Meta, la svolta ecologica potrebbe avere, quindi, un impatto importante sulle PMI, soprattutto se si considera che oggi i consumatori sono sempre più attenti ai prodotti e ai servizi che acquistano. Il 77% delle persone nell’area EMEA considera la sostenibilità di un brand prima di provarlo [fonte: “The Sustainability Imperative” di YouGov (studio di profiling commissionato da Meta, novembre 2021] e il 50% si dichiara disposto a pagare di più per un prodotto destinato a essere riutilizzato o riciclato [fonte: “Winning a Circular Economy: Practical steps for the European chemical industry”, Accenture, 2020]. Anche gli italiani sono attenti a questo tema: circa il 90% è consapevole della gravità della situazione ambientale e il 32% delle famiglie negli acquisti alimentari considera la sostenibilità dei prodotti come principale driver di scelta [fonte: indagine Nomisma realizzata in occasione dell’evento “Verso COP26. Il contributo della filiera agroalimentare agli obiettivi di neutralità climatica”, 2021]. Inoltre, in Italia oltre 900.582 persone fanno parte di almeno uno degli 11.411 gruppi Facebook dedicati alla scoperta, alla protezione e alla valorizzazione dell’ambiente [dati Meta elaborati in occasione dell’Earth Day 2022].

Meta ha, quindi, unito le forze con SME Climate Hub, Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio per dare vita a “Meta Boost: Guide to Green”, un progetto articolato che prende il via giovedì 21 aprile 2022, con un webinar gratuito trasmesso dalla pagina Facebook di Binario F (www.facebook.com/events/415848573681603), pensato per aiutare le imprese a muovere i primi passi nel processo di transizione green e, allo stesso tempo, interagire con i clienti utilizzando gli strumenti digitali. I partecipanti a questo evento potranno conoscere le azioni da intraprendere per ridurre le emissioni climalteranti: dalla misurazione dell’impronta di carbonio, alle azioni da compiere, fino alla modalità con cui affrontare il problema delle emissioni residue. All’interno del "Meta Boost training Hub" (www.facebook.com/business/boost/guide-to-green) le PMI possono trovare materiali di formazione, contributi video per approfondire questa tematica e storie di imprese che hanno già intrapreso con successo questo percorso.

Secondo Meta, spesso le PMI sono a conoscenza delle loro emissioni dirette ma non sono consapevoli di quelle legate alla catena di approvvigionamento, come l’anidride carbonica emessa nella produzione e nel trasporto della carne o delle verdure che acquistano, o quella che deriva dall’alimentazione e dalla macellazione di un capo di bestiame, prima di servire al cliente una bistecca. Tra le risorse sviluppate da Meta ci sono quindi anche le “Guide per creare un’azienda sostenibile” pensate per aiutare le PMI a scoprire come intraprendere azioni positive per affrontare i cambiamenti climatici, create ad hoc per i settori della ristorazione, dell’hospitality e per i produttori agroalimentari. Riunisci, Individua, Misura, Riduci e Compensa sono i 5 passi che secondo Meta un’impresa deve fare per ridurre la propria impronta di carbonio.

1. Riunisci: creare la propria squadra a cui spiegare il piano da mettere in atto per abbattere le emissioni affinché ciascun dipendente possa inserirsi nel processo.
2. Individua: definire le azioni da intraprendere e individuare le tematiche e le questioni chiave da affrontare, che variano in base alla natura dell’attività.
3. Misura: calcolare la propria impronta di carbonio e concentrarsi sui passaggi più impattanti della catena di approvvigionamento per poi definire gli obiettivi da raggiungere. Per calcolare l’impronta di carbonio si possono utilizzare strumenti gratuiti come Cool Climate o Carbon Fund adatti a ristoranti e hotel o GHG Protocol Scope 3 Evaluator specifico per i produttori di beni di consumo
4. Riduci: esaminare la propria attività per decidere dove intervenire, partendo dalla riduzione del proprio consumo di energia, dall’utilizzo di energia rinnovabile, dalla riduzione dei veicoli aziendali e dell’uso del trasporto pubblico per gli spostamenti, scegliendo apparecchiature di lavorazione più efficienti e preferendo le opzioni elettriche. Una volta individuate le principali cause delle emissioni, utilizzare gli strumenti messi a disposizione da SME Climate Hub, come Project Drawdown, per trovare le soluzioni per i principali settori di incidenza.
5. Compensa: controbilanciare le emissioni con azioni di compensazione sostenendo progetti che riducono le emissioni a livello locale o globale o acquistando crediti di carbonio. 

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