Daydream, Google elenca i requisiti minimi per i dispositivi compatibili

I telefoni per eseguire la piattaforma di realtà virtuale Daydream di Google devono avere anche un processore con almeno 2 core fisici, supporto per OpenGL ES 3.2, Vulkan, e Bluetooth 4.2 e LE, il display deve aggiornare i frame ad almeno 60p in modalità VR ed essere più grande di 4,7 pollici.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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La piattaforma Daydream VR di Google annunciata lo scorso giugno è ora disponibile, con il visore Daydream View in vendita negli Stati Uniti. Al debutto solo i telefoni Google Pixel e Pixel XL sono Daydream-ready, vale a dire che sono gli unici compatibili con la piattaforma, ma ricordiamo che Google ha promesso che nel prossimo futuro saranno certificati anche altri dispositivi, sia quelli gia’ sul mercato che altri che ancora devono arrivare. In attesa di questi, Google nel blog di Android ha elencato i principali requisiti che i dispositivi dovranno soddisfare per poter eseguire correttamente la piattaforma Daydream.

L’elenco dei requisiti è arrivato tramite l’ultimo aggiornamento dell’Android Compatibility Definition Document (CDD) e mostra un quadro abbastanza chiaro di cosa i telefoni dovranno avere per eseguire Daydream, tra cui, in breve, un processore con almeno 2 core fisici, supporto per OpenGL ES 3.2, Vulkan, e Bluetooth 4.2 e LE, il display deve aggiornare i frame ad almeno 60Hz in modalità VR ed essere più grande di 4,7 pollici.

Vulkan è una nuova API di rendering 3D orientata per dispositivi con GPU scarse (Graphics Processor Unit) che gli sviluppatori possono usare per applicazioni pesanti. Le API Vulkan in sostanza consentono di ottimizzare le performance, anche per effetti grafici più pesanti. Da Android 7 Nougat, Vulkan diventa parte della piattaforma. In particolare, un dispositivo per essere Daydream-ready deve supportare Vulkan hardware 0 e dovrebbe supportare Vulkan livello hardware 1.

Per quanto riguarda lo schermo, che ricordiamo essere la parte centrale dell’esperienza di realtà virtuale con Daydream View non avendo il visore un proprio display, i telefoni per eseguire Daydream devono avere un display di dimensione compresa tra 4,7 pollici e 6 pollici, avere una risoluzione almeno Full HD (1080p) anche se Google consiglia la risoluzione Quad HD (1440p) o superiore. Google non specifica il tipo di display, quindi se OLED, AMOLED o anche solo LCD, ma sono preferibili comunque i primi avendo una latenza molto più bassa.

Per quanto riguarda la parte hardware, Qualcomm ha detto che solo il suo chip Snapdragon 821 è in grado di supportare la piattaforma Daydream al momento. Se resterà cosi’ telefoni alimentati da Snapdragon 820 come Galaxy S7 e S7 edge di Samsung non saranno certificati.

La GPU e il display devono essere in grado di sincronizzare i frame a 60fps, e il dispositivo deve supportare la decodifica H.264 almeno 3840x2160a30fps-40Mbps (equivalente a 4 istanze da 1920x1080a30fps-10Mbps o 2 da 1920x1080a60 fps-20Mbps). Il dispositivo deve supportare HEVC e VP9, ​​deve essere in grado di decodificare almeno 1920x1080a30fps-10Mbps e dovrebbe essere in grado di decodificare 3840x2160a30fps-20Mbps (equivalente a 4 istanze da 1920x1080a30fps-5 Mbps). La latenza del display sul tempo di commutazione da grigio a grigio, bianco-a-nero e Nero-a-Bianco deve essere inferiore o uguale a 3 ms. Il display deve supportare una modalità a bassa persistenza con meno o pari 5 ms di persistenza (definita come la quantità di tempo in cui un pixel emette luce). Infine, il dispositivo deve supportare Bluetooth 4.2 e Bluetooth LE Data Length Extension estensione 7.4.3.

Per il momento solo Pixel e Pixel XL sono compatibili con Daydream VR, e almeno fino all’inizio del prossimo anno il quadro dovrebbe rimanere tale. E’ probabile che vedremo nuovi smartphone Daydream-ready nei primi mesi del 2017, forse già a gennaio al CES a Las Vegas o piu’ tardi al MWC a Barcellona.

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