Apple brevetta la tastiera virtuale

In un brevetto concesso alla Apple si descrive un dispositivo pieghevole con due schermi, uno dei quali destinato alla visualizzazione di una tastiera virtuale.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Con l’ultima riprogettazione del MacBook Pro nel 2016 Apple ha introdotto la Touch Bar, quel display OLED orizzontale posizionato lungo tutta la parte superiore della tastiera che ha preso il posto dei tasti funzione. Apple in una prossima riprogettazione potrebbe rendere la tastiera completamente un display OLED. E’ quanto suggerisce il brevetto concesso alla Apple, trovato dal sito Apple Insider, in cui viene descritto un dispositivo pieghevole con due schermi, uno dei quali destinato alla visualizzazione di una tastiera virtuale.

Il brevetto descrive un dispositivo con due schermi ciascuno di tipologia diversa ma collegati tra essi da una cerniera, in particolare un pannello LCD e un pannello OLED. Il primo è destinato ad essere utilizzato come un normale schermo per computer mentre il secondo è destinato ad essere utilizzato come tastiera virtuale.

La differenza principale tra i pannelli Lcd con quelli OLED è che per questi ultimi non serve la retroilluminazione in quanto i pixel si autoilluminano, quindi consumano meno energia e consentono di avere neri perfetti perchè semplicemente possono spegnersi del tutto. Il motivo per cui Apple non vorrebbe impiegare due pannello OLED potrebbe essere che la produzione di questi ultimi oggi costa di piu’.

Nel brevetto viene anche descritto l’utilizzo di polarizzatori per ridurre al minimo i riflessi dai due schermi l’uno sull’altro.

Come ricordiamo quando segnaliamo di brevetti, non è detto che cio’ che viene brevettato diventerà realtà. Tuttavia, i brevetti ci danno un’idea a cosa un’azienda, in tal caso Apple, sta lavorando.

La Touch Bar – o barra virtuale – che Apple ha introdotto nel 2016 sui MacBook Pro consente di accedere rapidamente a tasti funzione virtuali che cambiano a seconda dell’applicazione in esecuzione dello schermo. Ad esempio, in un’app di messaggistica si possono vedere delle emoji, mentre in un’app di editing video si possono vedere pulsanti per la modifica rapida del filmato.

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