Safer Internet Day 2023: Insieme per un internet migliore

Il Safer Internet Day 2023 viene celebrato martedi 7 febbraio con l'obiettivo di far riflettere tutti non solo sull'uso consapevole della Rete, ma sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Torna anche nel 2023 il Safer Internet Day (SID), la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete promossa dalla Commissione Europea e celebrata in contemporanea in oltre 100 nazioni, volta a promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie, soprattutto tra i giovani. Quest’anno sono 20 anni di SID, e si festeggia nella giornata di martedì 7 febbraio 2023 con lo slogan "Together for a better internet" (Insieme per un internet migliore), ormai lo stesso da quattro anni a questa parte. Promossa in Italia anche dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’iniziativa a l’obiettivo di far riflettere tutti non solo sull’uso consapevole della Rete, ma sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro. Nel corso degli anni, il Safer Internet Day (SID) è diventato un appuntamento di riferimento per tutti gli operatori del settore, le istituzioni e le organizzazioni della società civile, arrivando a coinvolgere, oggi, oltre 100 Paesi.

Quest’anno in Italia viene proposta un’edizione ibrida del SID, prevalentemente in presenza a Roma con un numero di circa 200 partecipanti tra cui il Ministro Giuseppe Valditara, visibile in diretta streaming sul canale YouTube del MIM per dare modo a tutte le Istituzioni scolastiche italiane di partecipare da remoto. Ma in tutta Italia sono in programma attività promosse con i principali partner di “Generazioni Connesse”: l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Polizia di Stato, Telefono Azzurro e Save the Children. Sul web, il racconto della giornata viene accompagnato dagli hashtag #SID2023 e #SICItalia. 

L’iniziativa a Roma è organizzata dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico che, dal 2012, coordina il Safer Internet Centre italiano “Generazioni Connesse” attraverso il quale sono promosse numerose attività sul tema della sicurezza in Rete e sull’uso positivo degli strumenti digitali.

Tra i temi principali del SID 2023: rischi e sicurezza online, economia della rete, violenza online, benessere online, algoritmi, Intelligenza Artificiale e democrazia.

Il SID in Italia ruota quest’anno intorno ai pilastri del nuovo Piano europeo per la protezione dei minori online approvato nel mese di maggio 2022 dalla Commissione Europea: “Better internet for Kids” (BIK+), che vede il coinvolgimento delle giovani e dei giovani come punto essenziale per rendere Internet un luogo sicuro. 

Safer Internet Day 2023 – Italia

Meno ore online, maggiore attenzione alla sicurezza

Punto di partenza delle riflessioni previste durante la giornata del SID 2023 sono i dati dell’annuale ricerca sulla quantità e sulla qualità delle ore passate in Rete dalle ragazze e dai ragazzi in Italia condotta da Generazioni Connesse, che in occasione del Safer Internet Day 2023 è stata condotta su un campione di 3.488 studentesse e studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado.

Stando a quanto emerso da questa ricerca, si è ridotto il tempo trascorso online dai più giovani. Degli intervistati, sono connessi oltre 5 ore al giorno il 47%, rispetto al 54% del 2022 e al 77% del 2021. Una percentuale ancora lontana da quella registrata nel febbraio 2020 quando gli “iperconnessi” si fermavano alle soglie del 30% del campione coinvolto in quel periodo di pre-pandemia.

I più giovani vanno sui social non solo per intrattenimento (2 su 3 li usano per restare in contatto con gli altri, 1 su 2 per seguire creator e influencer) ma anche per tenersi informati: 2 su 5 (39,5%) giovani che scelgono il web per informarsi (il 94% del campione analizzato) lo fanno attraverso il feed social, mentre solo 1 su 4 (26,3%) si affida principalmente ai siti di news. Il rischio di informarsi attraverso i feed dei social, tuttavia, è si intercettare false notizie.

In un periodo in cui si parla molto di Intelligenza Artificiale, tra i modelli emergenti di ChatGPT e Bard, 2 su 3 intervistati hanno detto di usare l’IA per generare contenuti vari da utilizzare per lo studio o per usi personali, forse dando spesso troppa fiducia all’algoritmo: il 45% degli intervistati non ha approfondito il funzionamento dell’IA e circa 1 su 10 non mostra interesse a farlo neanche in futuro.

Anche se in minima parte, ci sono giovani che si affidano alle piattaforme digitali per investire sul proprio futuro: quasi 1 su 5 (18%) degli intervistati studia e svolge piccole attività lavorative, tra i quali poco meno di un terzo (5%) nel mondo digitale, principalmente sui social media (ad esempio creando pagine personali, anche di natura commerciale, o gestendo pagine social di altri).

Se il comportamento online delle nuove generazioni – Zeta e Alpha – sembra essersi evoluto, i rischi sono sempre dietro l’angolo. Oltre 4 giovani su 5, infatti, accettano di buon grado che siti web e piattaforme possano influenzare il loro modo di conoscere il mondo: il 44,7% è tendenzialmente d’accordo, il 37,8% fortemente d’accordo, appena il 17,6% si mostra scettico rispetto a tale limitazione. Insomma, in tanti si affidano agli algoritmi, anche se circa 1 ragazzo su 2 (48%) non ha la minima idea di come funzionino.

Infine, i tre argomenti principali che gli studenti vorrebbero maggiormente approfondire a scuola tramite l’Educazione digitale sono: come evitare di stare troppo tempo online, la difesa della propria privacy e la capacità di riconoscere le fake news.

Decalogo NeoConnessi: 10 passi per famiglie consapevoli e protette in Rete

Nella giornata del Safer Internet Day 2023, l’operatore WindTre presenta il "Decalogo NeoConnessi: 10 passi per famiglie consapevoli e protette in Rete" in continuità con il suo programma NeoConnessi , rivolto alle scuole primarie e giunto quest’anno alla quinta edizione.

Questo Decalogo (disponibile online all’indirizzo www.neoconnessi.it/decalogo/) consiste in un elenco di dieci buone abitudini da esplorare in famiglia per un utilizzo responsabile delle nuove tecnologie, e individua alcuni principi chiave per aiutare le famiglie ad orientarsi nella fase delicata in cui i ragazzi iniziano a navigare sul Web in autonomia.

La raccolta mette in luce l’importanza di condividere insieme le prime esperienze online per stimolare un dialogo in famiglia, con l’obiettivo di sviluppare uno spirito critico che si associ a strumenti tecnologici di protezione come il parental control.

Per ciascuno punto del decalogo è presente una breve guida e delle pillole di ‘cyber saggezza’, una serie consigli da mettere in pratica per una corretta educazione digitale. 

Decalogo NeoConnessi: 10 passi per famiglie consapevoli e protette in Rete

‘Privacy. In semplicità ‘, campagna di comunicazione di Iliad sui propri canali ufficiali

Lo scorso settembre, l’operatore Iliad ha sottoscritto il Manifesto di Pietrarsa, documento voluto dal Garante per la Protezione dei Dati Personali, con cui l’operatore si è impegnato a lanciare nell’arco di 12 mesi un’iniziativa di educazione e formazione sui temi della privacy indirizzata alla Gen Z. In occasione del Safer Internet Day 2023, iliad lancia “Privacy. In semplicità”, una campagna di comunicazione sui propri canali ufficiali. Attraverso un linguaggio semplice, l’operatore racconterà, con cadenza settimanale, tutto ciò che ruota intorno al mondo dell’utilizzo dei dati e del perché questi sono così importanti, sia nella vita di tutti i giorni, sia nell’utilizzo dei servizi di comunicazione elettronica. In ciascun appuntamento, l’operatore renderà più chiare alcune parole ed espressioni chiave, come “dato particolare”, “cookie”, “trattamento dei dati”, “phishing” e altre ancora.

L’operatore ha deciso di raccontare ai ragazzi i termini della privacy utilizzando il linguaggio più vicino a loro: quello dei social. Talvolta, soprattutto i bambini e gli adolescenti possono incontrare difficoltà a cogliere pienamente il significato del lessico tipico della tutela delle privacy, nonché le implicazioni e gli impatti dei trattamenti a cui sono sottoposte le informazioni su di loro. Iliad ha così deciso di parlare del concetto di privacy e di situazioni legate a questo mondo attraverso uno dei format tipici di TikTok, quello del POV: brevi video dove i creator si immedesimano in un particolare punto di vista (“Point of View”), in questo caso riguardante le parole della privacy, facendo leva sui luoghi comuni che meglio spiegano il concetto rappresentato.  

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