Google Allo ha chiuso, app di messaggistica

Dato l'investimento continuo in Messaggi, Google ha deciso di smettere di supportare Allo per concentrarsi solo su Messaggi, l'app predefinita per gestire gli SMS su Android destinata a supportare chat di gruppo, condivisione di foto ad alta risoluzione e conferme di lettura.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Comunicare con altre persone è una delle cose che si fa ogni giorno, che si tratti di chiacchierare con gli amici per organizzare una festa o un viaggio imminente, di chiamare la mamma per chiedere una ricetta o di questioni di lavoro con i propri colleghi. Negli ultimi anni, Google ha sviluppato prodotti per migliorare il modo di comunicare delle persone, alcuni di successo ed altri no. In un post pubblicato il 5 dicembre 2018 sul blog aziendale, il Vice President dei Consumer Communications Products di Google, Matt Klainer, ha condiviso un aggiornamento sui progetti attivi, spiegando che la sua società, con l’obiettivo di passare ad un’esperienza di comunicazione più semplice, decidendo di investire di più in Messaggi portando in questa app il meglio di Allo, app destinata ad essere terminata nei successivi mesi. Quel momento è arrivato: la data di ‘morte’ di Google Allo è il 12 marzo 2019. Continuano, invece, lo sviluppo dell’app Google Duo e il supporto di Google Hangouts.

Investire di più in Messaggi e portare il meglio di Allo in Messaggi.
Google immagina un futuro non troppo lontano in cui ogni singolo dispositivo Android ha una grande esperienza di messaggistica predefinita. Google ha lavorato a stretto contatto con il settore della telefonia mobile per aggiornare lo standard degli SMS in modo che le persone di tutto il mondo possano avere accesso ad esperienze quali chat di gruppo, condivisione di foto ad alta risoluzione e ricezione di conferme di lettura su qualsiasi dispositivo Android direttamente nell’app Messaggi nativa, non rendendo piu’ necessarie applicazioni di terze parti come Messenger o Whatsapp. Grazie alle partnership con oltre 40 operatori e produttori di dispositivi, oltre 175 milioni di utenti Android utilizzano ora Messaggi, la app di messaggistica per telefoni Android, ogni mese.

Nel 2016, Google ha introdotto Allo, un’app di messaggistica intelligente per aiutare gli utenti a fare di più nelle chat e ad esprimerti più facilmente. All’inizio del 2018, Google ha sospeso gli investimenti in Allo e introdotto in Messaggi alcune delle sue funzionalità più amate, come Smart Reply, GIF e supporto per l’accesso da un browser web desktop. Dato l’investimento continuo in Messaggi, Google ha deciso di smettere di supportare Allo per concentrarsi solo su Messaggi. La fine di Allo è arrivata il 12 marzo 2019. Fino a questa data l’app ha continuato a funzionare e gli utenti di Allo hanno potuto esportare tutta la cronologia delle conversazioni esistente dall’app.

"Abbiamo imparato molto da Allo, in particolare ciò che è possibile quando si incorporano funzionalità di apprendimento automatico, come l’Assistente Google, nella messaggistica" ha spiegato Klainer.

Fare videochiamate è ancora più facile con Duo.
Con in mente sempre esperienze di comunicazione avanzata, Google ha creato Duo, una semplice app che consente di effettuare videochiamate in alta qualità con un ridotto consumo di dati. È una delle app per dispositivi mobili con il punteggio più alto di Google e registra una forte crescita e un notevole coinvolgimento sia su Android che su iOS. Nel 2018, Google ha introdotto in Duo il supporto per iPad, tablet Android, Chromebook e Smart Display, offrendo maggiore flessibilità per effettuare chiamate dai dispositivi preferiti. Google ha anche introdotto la possibilità di lasciare un messaggio video ai destinatari che non rispondono, perchè non possono o non vogliono, e la società prevede di continuare ad introdurre ulteriori miglioramenti di qualità basati sull’apprendimento automatico per rendere le videochiamate con Duo semplici e affidabili.

Hangouts non chiude, il supporto continua.
Per Klainer di Google, le comunicazioni sul lavoro, sia su desktop che su dispositivi mobili, sono "fondamentali per il successo aziendale". Nel marzo del 2017, Google ha annunciato l’intenzione di evolvere Hangouts per concentrarsi su due esperienze che aiutano a riunire i team: Hangouts Chat e Hangouts Meet. Nel corso degli ultimi mesi, Google ha visto una grande adozione di entrambe queste esperienze da parte dei clienti di G Suite e, piu’ recentemente, ha anche annunciato la possibilità di organizzare riunioni con un massimo di 100 partecipanti in Hangouts Meet e ha reso più semplice per le aziende utilizzare le soluzioni per riunioni senza preoccuparsi della compatibilità con le apparecchiature esistenti. Nei prossimi mesi, i clienti di Hangouts Chat saranno in grado di includere persone esterne alla loro organizzazione, rendendo più semplice rimanere allineati con clienti, fornitori, partner e altri, tutto da un’unica posizione.

Hangouts Chat e Meet si concentrano principalmente sulla collaborazione di gruppo per i clienti G Suite e, ad un certo punto, queste due esperienze saranno rese disponibili anche per gli utenti di Hangouts esistenti. Nel frattempo, Google è impegnata a supportare gli utenti di Hangouts, negando cosi’ le indiscrezioni emerse nelle ultime settimane secondo cui Google aveva in previsione di terminare il progetto Hangouts.

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