Google rimuove le anteprime delle notizie per non pagare gli editori, al momento solo in Francia

Per adeguarsi alla nuova direttiva europea sul diritto d'autore, Google apporterà  modifiche al modo in cui i risultati delle notizie appariranno nel motore di ricerca, a partire dalla Francia.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Alla fine di ottobre 2019, entrerà in vigore la nuova legge francese sul diritto d’autore che garantisce maggiori diritti agli editori di stampa presenti su Internet. Questa legge è il primo recepimento della direttiva europea sul diritto d’autore, che è stata adottata pochi mesi fa, con l’obiettivo di remunerare gli artisti, in particolare musicisti, esecutori e autori di sceneggiature, nonché editori e giornalisti, per il loro lavoro quando questo viene utilizzato in condivisione su piattaforme come YouTube o Facebook e aggregatori di notizie come Google News. Per adeguarsi a questa direttiva, rispetto alla quale si è sempre espressa contraria, Google apporterà modifiche al modo in cui i risultati delle notizie appariranno nel motore di ricerca, in Francia. Di conseguenza, gli utenti francesi vedranno che alcuni risultati appariranno in modo diverso. L’annuncio è stato fatto da Google Francia, ma questo cambiamento è probabile che verrà esteso anche in altri paesi europei (ancora non ci sono informazioni per l’Italia).

Al momento, Google pubblica i risultati di una ricerca relativa a notizie mostrando un titolo, il cui collegamento si collega direttamente al sito di notizie pertinente, e in alcuni casi anche un’anteprima dell’articolo, con alcune righe di testo ("snippet") o una piccola immagine chiamata "vignetta". Questi titoli e anteprime servono come aiuto per l’utente a decidere se il risultato corrisponde alla ricerca che ha fatto e se fare clic su di esso.

Quando la legge francese entrerà in vigore, Google non mostrerà piùin Francia le anteprime dei contenuti  degli editori di stampa europei, a meno che l’editore non abbia preso le disposizioni necessarie per indicare che è suo desiderio che cio’ avvenga. Questo varrà per tutti i servizi di Google.

Esempio di risultato di una ricerca di notizie su Google

"Gli editori sono sempre stati in grado di scegliere se vogliono che i loro contenuti siano accessibili o meno tramite il motore di ricerca di Google o Google News" ha commentato Richard Gingras, Vice President di News.

Google ha attivato nuove impostazioni piu’ dettagliate per i webmaster che consentono ai publisher di specificare quante informazioni vogliono visualizzare come anteprima nei risultati delle ricerche. Gli editori di tutto il mondo possono utilizzare queste nuove impostazioni per scegliere il tipo di anteprima più adatto per attirare gli utenti sul proprio sito.

"Con Internet, la scelta e la diversità delle informazioni non è mai stata così vasta. Di fronte a tale offerta, gli utenti potrebbero avere difficoltà a trovare notizie che sono di lori interesse. E tutti i tipi di editori hanno interesse a orientare i lettori verso i loro contenuti" ha aggiunto Gingras. "Abbiamo progettato Google per offrire a tutti le stesse condizioni di accesso alle informazioni, tra cui aiutarli a trovare i contenuti delle notizie più rilevanti. Nel settore della carta stampata, gli editori pagano per i loro giornali o riviste da offrire ai clienti che potrebbero non conoscerli. Questo servizio, Google lo offre agli editori gratuitamente. Questo approccio crea un valore tangibile per gli editori".

Google ha detto che, solo in Europa, è responsabile di oltre 8 miliardi di visite al mese sui siti web di editori, che rappresentano oltre 3.000 visite al secondo.

Google è contraria al nuovo regolamento europeo sul diritto d’autore online. La società di Mountain View ha detto che, otre a indirizzare gli utenti verso siti di notizie, contribuendo ad una generazione di entrate aggiuntive, contribuisce alla crescita del giornalismo online costantemente ricercando nuovi modi per valutare i contenuti di alta qualità mostrati nei suoi prodotti. La società di Mountain View sta investendo 300 milioni di dollari in tre anni nel progetto Google News Initiative, un programma che aiuta gli editori a sviluppare nuove fonti di entrate ed esplorare modi nuovi e innovativi per presentare informazioni. Ciò include progetti nati per supportare la verifica delle informazioni, decifrare meglio i media e fornire quasi 300.000 corsi di formazione ai giornalisti in Europa.

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