Huawei vende Honor, marchio che ha lanciato nel 2013

Huawei non possiederà  azioni, nà© parteciperà  alla gestione e al processo decisionale di Honor sotto la nuova proprietà .

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Huawei ha annunciato di avere venduto l’intero patrimonio aziendale di Honor, il marchio che ha introdotto nel 2013. Si è concentrato in questi sette anni sul lancio di smartphone, wearable, PC e non solo di fascia media e bassa, arrivando a spedire oltre 70 milioni di dispositivi mobili in un anno. I più attenti potranno aver notato che alcuni stessi prodotti Huawei sono stati lanciati rimarchiati Honor. Ma Huawei deve fare dei tagli, non riesce più a sostenere Honor "in un momento difficile in cui gli elementi tecnologici industriali sono insostenibili e le aziende di consumo sono sotto enorme pressione". Huawei spera che Honor possa continuare a ‘vivere’ gestita dall’acquirente Shenzhen Zhixin New Information Technology, una società a responsabilità limitata. Dopo la vendita del brand, Huawei non possiederà azioni, né parteciperà alla gestione e al processo decisionale di Honor sotto la nuova proprietà.

Huawei ha perso quote di mercato negli ultimi anni soprattutto per via della decisione dell’amministrazione Trump di impedire alle aziende americane di vendere i loro prodotti e servizi all’azienda cinese, accusata di essere un pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Una conseguenza di questo ban è stata l’impossibilità per Google di vendere la licenza di Android ad Huawei, che nell’attesa di poter lanciare un suo sistema operativo sta utilizzando Android in versione Open Source nei suoi nuovi dispositivi, versione che non permette l’installazione e l’utilizzo dei servizi e deelle applicazioni di Google come il Play Store, Youtube, Gmail e altre.

I termini dell’accordo non sono stati divulgati ma, stando a quanto riferito da Reuters , una proposta di vendita di Honor potrebbe aver raggiunto i 100 miliardi di yuan (15,2 miliardi di dollari). Stando a quanto riferito da The Verge, sotto la nuova proprietà Honor dovrebbe avere la possibilità di acquistare da aziende americane come Qualcomm e Google, quindi potenzialmente i nuovi smartphone Honor potrebbero arrivare con Android licenziato, con disponibilità quindi dei Google Mobile Services e delle app di Google.

C’è inoltre da dire che le varie analisi di analisti come IDC circa le quote di mercato dei vari produttori di dispositivi mobili tenevano conto delle spedizioni di Honor nel conteggio di quelle di Huawei, ma ora non sarà più così.

Tra i prodotti più recenti di Honor ricordiamo: Honor 20 e 20 Pro (2019), Honor 20s (2019), Honor 9A (2020) e Honor Band 5 (2019).

Quali saranno i piani della nuova proprietà di Honor riguardo la vendita e la distribuzione dei prodotti non lo sappiamo: potrebbe cambiare nulla, così come potrebbe concentrarsi sul mercato locale cinese.

La nota di Huawei in merito alla vendita di Honor

Questa la dichiarazione ufficiale condivisa da Huawei in merito alla vendita di Honor (tradotta dal cinese all’italiano):

"In un momento difficile in cui gli elementi tecnologici industriali sono insostenibili e le aziende di consumo sono sotto enorme pressione, al fine di consentire ai canali e ai fornitori di Honor di continuare, Huawei Investment Holding Co., Ltd. ha deciso di vendere l’intero patrimonio aziendale di Honor. L’acquirente è Shenzhen Zhixin New Information Technology. Società a responsabilità limitata. Per quanto riguarda la gloria dopo la consegna, Huawei non possiede azioni, né partecipa alla gestione e al processo decisionale.
(…)
Il marchio Honor è nato nel 2013. Da sempre rivolto ai giovani e alla fascia di prezzo più bassa, in sette anni si è trasformato in un marchio di telefonia mobile con una spedizione annua di oltre 70 milioni di unità. Huawei è profondamente grata per la dedizione, l’amore e il supporto di consumatori, canali, fornitori, partner e dipendenti.
Auguro la gloria dopo l’indipendenza, insieme ad azionisti, partner e dipendenti, intraprendere un nuovo percorso per continuare a creare valore per i consumatori e creare un nuovo mondo di saggezza per i giovani" 

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