Giotto, piattaforma italiana per l’ Internet delle Cose

Giotto è la nuova piattaforma per lo sviluppo del mercato dell'Internet delle Cose (IoT), soluzioni per creare oggetti che si connettono alla Rete per migliorare la vita delle persone, in azienda, a casa e in città.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Per creare soluzioni dell’Internet delle Cose (IoT) – gli oggetti che si connettono alla Rete per migliorare la vita delle persone, in azienda, a casa e in città – è stato lanciato GIOTTO, uno strumento semplice, economico e sicuro creato da AlmavivA che raccoglie e interpreta i dati dei dispositivi e integra i sistemi.

GIOTTO è una nuova piattaforma Cloud universale realizzata per sviluppare in modo semplice e sicuro nuovi progetti nell’IoT. Aziende, case, stazioni, città, automobili e accessori possono essere connessi alla rete, trasmettere dati e interagire reciprocamente.

Per chi conosce poco l’argomento, l’Internet delle cose (Internet of Things) è un mercato che comprende quegli oggetti che acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri. Spesso questi oggetti si possono gestire con lo smartphone o il tablet e si connettono alla Rete per lo scambio dei dati.

La società di analisi Gartner prevede che il numero di dispositivi collegati in rete raggiungerà quota 26 miliardi di devices entro il 2020 da circa 900 milioni nel 2009, trasformando oggetti precedentemente "stupidi" in oggetti "intelligenti" che possono comunicare tra loro. IDC calcola che il mercato dell’Internet degli oggetti raggiungerà il valore di 3.040 miliardi di dollari nello stesso anno.

AlmavivA ha voluto creare GIOTTO per unire in un unico supporto i componenti utili a dare vita agli oggetti dell’Internet of Things. La piattaforma viene presentata per essere come un "insieme di mattoncini con colori e forme differenti", ovvero componenti software compatibili e collegabili, "in parte già parzialmente assemblati in elementi universali, riutilizzabili più volte, con cui creare forme utili e diverse".

GIOTTO include i software utili per realizzare soluzioni verticali IoT e connettere in un unico ambiente differenti dispositivi e farli interagire con le persone, le applicazioni, i servizi e con altri dispositivi. Le soluzioni sono i grado di raccogliere ed elaborare i dati generati dai sensori e dai dispositivi connessi alla rete e metterli a disposizione di utenti finali, applicazioni e altri devices.

Internet of Things protagonista a Expo 2015

http://www.pianetacellulare.it/Articoli/Produttori/38221_Internet-of-Things-protagonista-a-Expo-2015.php

"Negli ultimi anni il settore dell’Internet of Things si è trasformato, divenendo oggi un fenomeno dirompente" – ha spiegato Stefano Mainetti, School of Management del Politecnico di Milano, secondo cui "Anche in Italia sono entrati in campo player globali, ma quando si tratta di connessione di oggetti e di sviluppo di applicazioni ‘smart’ diventa fondamentale trovare una modalità di integrazione universale per garantire un’accessibilità trasversale, sicura ed affidabile per tutti gli operatori".

Il mercato dell’Internet delle cose si prevede crescerà del 285% da qui al 2020 secondo le previsioni di Juniper Research. AlmavivA per contribuire a questo ha avviato accordi di partnership con alcune Università Italiane (IoT Lab del Politecnico di Milano, CTL Sapienza e Università degli Studi Roma Tre) e Centri di ricerca, a cui renderà disponibili le soluzioni di GIOTTO.

Per lo sviluppo del mercato dell’IoT è scesa in campo anche Google, di recente annunciando Brillo, un sistema operativo per il mercato dell’Internet of Things, o Internet degli oggetti. Anche Samsung è scesa in campo, annunciando Artik, una piattaforma per lo sviluppo di nuovi e innovativi dispositivi e servizi dell’internet degli oggetti.

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