WhatsApp per utenti di almeno 16 anni. Con il GDPR cambia la Informativa sulla privacy di WhatsApp

WhatsApp aggiorna i propri Termini di servizio e dell'Informativa sulla privacy per gli utenti nell'Unione europea in vigore dal 25 maggio 2018.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Come Facebook anche Whatsapp, il servizio di messaggistica istantanea piu’ usato nel mondo, adegua i propri termini di servizio in materia di privacy per rispettare il nuovo regolamento GDPR (General Data Protection Regulation) dell’Unione europea che entra in vigore il 25 maggio 2018. Questo nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati è stato voluto per richiedere maggior trasparenza riguardo all’utilizzo delle informazioni delle persone online. WhatsApp si è quindi impegnata ad aggiornare i propri termini di servizio e l’informativa sulla privacy nei paesi in cui viene applicata la legge con l’obiettivo non di chiedere nuovi permessi per raccogliere informazioni personali, ma, semplicemente, di spiegare come la società utilizza e protegge le informazioni che ha sui propri utenti.

WhatsApp ha istituito una società all’interno dell’Unione europea per fornire nei paesi europei i propri servizi e per rispettare nuovi standard di trasparenza relativi a come protegge la privacy dei propri utenti. Riguardo la condivisione dei dati, WhatsApp garantisce che non condivide le informazioni degli account dei propri utenti per migliorare il prodotto e la loro esperienza relativa alle inserzioni su Facebook. Come la società ha dichiarato in passato, in futuro vuole collaborare in maniera più stretta con le altre aziende di Facebook e continuerà ad aggiornare i propri utenti in merito ai cambiamenti che verranno fatti a mano a mano che svilupperà i propri progetti.

Per poter garantire la sicurezza in WhatsApp la società quando riceve segnalazioni di persone che agiscono impropriamente inviando messaggi indesiderati, quali spam o contenuti abusivi, su WhatsApp o Facebook, condivide informazioni e puo’ agire, ad esempio, bloccandole su entrambe le piattaforme.

In ogni caso, tutti i messaggi e le chiamate sono protetti dalla crittografia end-to-end così che nessuno, nemmeno WhatsApp, possa leggerli o ascoltarle. Prossimamente ciascun utente di WhatsApp potrà scaricare e vedere il numero limitato di dati personali che la società ha raccolto, funzione sarà disponibile per tutti gli utenti nel mondo nella versione più recente dell’app.

WhatsApp vietato ai minori di 16 anni

Il GDPR stabilisce che le persone di età compresa tra 13 e 15 anni in alcuni paesi dell’UE hanno bisogno del permesso di un genitore o tutore per consentire l’utilizzo di alcune funzionalità sui servizi e siti come WhatsApp, che ha quindi deciso che i propri utenti devono avere almeno 16 anni per poter usare la piattaforma: gli utenti già iscritti nelle prossime settimane dovranno confermare di avere almeno 16 anni. Il come questo controllo verrà effettuato non si sa ma se il processo di verifica dell’età si baserà solamente su un form che gli utenti dovranno compilare inserendo la propria data di nascita sarà inefficace in quanto, come già accade per Facebook, sarà falsificabile (un utente che ha 13 anni nato nel 2005 potrebbe dire di essere nato nel 2002 per far credere al sistema di avere 16 anni). 

Per avere informazioni sui cambiamenti di Facebook per rispettare il nuovo regolamento GDPR vai QUI.

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