Lettori di impronte digitali in-display in espansione dal 2019

Sono attesi nel corso del 2019 modelli di smartphone con sensori di impronte digitali in-display al punto che questa tecnologia potrebbe diventare uno standard per gli smartphone di fascia medio-alta.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

All’inizio di quest’anno, il marchio Vivo ha presentato al Consumer Electronics Show 2018 di Las Vegas il Vivo X20 Plus UD, il primo telefono al mondo con tecnologia di riconoscimento delle impronte digitali in-display, con il sensore di impronte digitali posizionato sotto lo schermo (Under Display, abbreviato UD). Questa tecnologia è stata successivamente integrata in altri modelli di smartphone a marchio Vivo ma non solo, anche di Meizu. Samsung dovrebbe introdurre sul mercato il suo primo smartphone con lettore di impronte digitali in-display nel 2019. Nel frattempo, si prevede che le spedizioni globali di sensori di impronte digitali in-display raggiungeranno 42 milioni di unità nel 2018 grazie alla crescente adozione di questa tecnologia di riconoscimento delle impronte digitali da parte dei venditori di smartphone, secondo la società di ricerca e consulenza Sigmaintell.

Stando a quanto riportato da Digitimes, mentre i modelli ottici rappresenteranno probabilmente una parte importante delle spedizioni di sensori di impronte digitali in-display nel 2018, le spedizioni di modelli ultrasonici raggiungeranno una cifra superiore alle aspettative a causa della crescente adozione da parte dei venditori di smartphone con sede in Corea.

Sono dunque attesi nel corso del prossimo anno diversi modelli di smartphone con sensori di impronte digitali in-display al punto che questa tecnologia potrebbe diventare uno standard per gli smartphone di fascia medio-alta con il totale delle spedizioni globali di lettori in-display che potrebbe superare le 100 milioni di unità, secondo le stime di Sigmaintell.

La tecnologia di riconoscimento delle impronte con il rilevatore sotto lo schermo funziona cosi’: lo scanner UD invia fasci di luce attraverso il pannello OLED, quindi raccoglie i dati dei fasci di luce che tornano dopo che hanno colpito il dito dell’utente per analizzarli e quindi confrontare l’impronta appena rilevata con quella precedentemente archiviata per la verificare l’identità della persona.

Portare il lettore di impronte digitali sotto lo schermo sarà anche una conseguenza dei sempre piu’ smartphone in arrivo sul mercato con il display che ricopre gran parte della superficie frontale, dove non c’è piu’ posto per bordi spessi o pulsanti fisici. Nei recenti smartphone con questo design i produttori hanno comuqnue implementato un lettore di impronte digitali posizionandolo sul retro del device, ma per molte persone è ‘scomodo’ da raggiungere.

Conseguenza del fatto che si prevede un aumento dei sensori di impronte digitali in-display sarà un aumento delle spedizioni di pannelli OLED poichè  questo tipo di display sono i soli compatibili con i lettori biometrici da posizionare sotto lo schermo.

Impostazioni privacy