Oppo per la Colour Vision Deficiency e il World Environment Day

Oppo parteciperà  sabato 5 giugno all'attività  di raccolta della plastica che si terrà  contemporaneamente in cinque città  italiane, invitando anche i propri fan a partecipare. Oppo ha anche presentato la ricerca grazie alla quale ha sviluppato l'algoritmo presente nel suo smartphone Find X3 Pro che ottimizza i colori del display per le persone con il disturbo che altera la visione di alcuni colori.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

In occasione del World Environment Day in programma sabato 5 giugno, il brand Oppo ha annunciato il proprio supporto all’Associazione Plastic Free Odv Onlus e ai suoi eventi di raccolta della plastica sul territorio nazionale. All’attività di raccolta della plastica che si terrà contemporaneamente nelle cinque città italiane di Milano, Vicenza, Genova, Pesaro e Lecce dalle ore 9.30 alle 12.30 parteciperanno volontari e dipendenti dell’azienda, ma anche i fan del brand che desiderano contribuire compiendo una giusta azione per la sostenibilità del Pianeta. Per partecipare è necessario compilare il modulo online riferito alla città di interesse disponibile sul sito www.plasticfreeonlus.it.

Oppo conferma così il proprio interesse nel campo della sostenibilità: “Siamo molto orgogliosi di collaborare con una realtà giovane e affermata sul territorio nazionale come Plastic Free Odv Onlus, in occasione del World Environment Day. La protezione ambientale e la sostenibilità rappresentano infatti degli obiettivi fondamentali per Oppo, che già da tempo ha intrapreso diverse iniziative durature e concrete per promuove un impatto positivo sul nostro Pianeta.” ha commentato Isabella Lazzini, Chief Marketing Officer di Oppo Italia.

Oppo non ci tiene solo all’ambiente, ma anche di venire incontro alle esigenze dei propri clienti, ad esempio quelli che presentano deficit visivi. Nonostante sia opinione comune che le persone percepiscano i colori esattamente allo stesso modo, ricerche scientifiche e dati dimostrano che il Colour Vision Deficiency (CVD), il disturbo che altera la visione di alcuni colori e che porta al daltonismo, colpisca circa 1 uomo su 12 e 1 donna su 200 nel mondo. Oppo si è quindi impegnata, durante la progettazione del suo recente smartphone Find X3 Pro, per offrire una visibilità ottimale delle immagini riprodotto dal display, anche alle persone con deficit di visione: è uno dei pochi telefoni sul mercato che rende accessibile un miliardo di sfumature di colore. Il display OLED dello smartphone è stato progettato anche per essere facilmente calibrato per adattarsi in modo semplice alle diverse capacità visive individuali.

Lunghezze d’onda luce (lunghe, medie e corte)

Gli occhi hanno milioni di fotorecettori (se ne contano circa 6 milioni per occhio), ossia neuroni specializzati che si trovano sulla retina. Un tipo di fotoricettori sono chiamati ‘coni’, e sono dei ricettori della luce che si trovano principalmente nella zona centrale della retina. Ogni cono reagisce ad una serie di lunghezze d’onda (LMS) (lunghe, medie e corte) corrispondenti ai diversi colori della luce e ce ne sono per il rosso, per il verde e per il blu. Il cervello umano costruisce le immagini a partire dalle informazioni catturate dai fotorecettori e alcune persone potrebbero percepire specifiche lunghezze d’onda di colore meglio di altre. Una minore o maggiore compromissione dei fotorecettori è la causa principale delle tre forme di daltonismo: la Deuteranomalia (verde-rosso), la Protanomalia (rosso-verde) e Tritanomalia (blu-giallo). Oppo ha creato un algoritmo, per il suo Find X3 Pro, capace di ridurre l’effetto di queste tre problematiche per gli utenti, compensando le tonalità del display per ottenere il pieno contrasto di colore in un’immagine.

Nella fase di sviluppo di Find X3 Pro, Oppo ha condotto una ricerca con alcuni esperti di scienza del colore, i professori Yaguchi e Luo Ming della Zhejiang University (Cina) per esplorare le caratteristiche visive dell’occhio umano e il ruolo dello smartphone nella visualizzazione dei colori. Luo Ming ha conseguito un dottorato in Chimica del Colore e Tecnologia del Colore presso l’Università di Bradford e ha lavorato come professore all’Università di Leeds per otto anni. I risultati di questo studio hanno portato alla luce il fatto che gran parte degli di smartphone Oppo si può dividere in tre gruppi, a seconda della loro capacità visiva: persone con deficit di visione del colore e daltoniche (68% degli intervistati), persone con parziale visione dei colori (16% degli intervistati), persone con completa visione dei colori (16% degli intervistati).

Oppo ha usato diversi metodi per riuscire a testare la visione dei colori in modo ottimale, concentrandosi in seguito su due, con l’aiuto del professor Luo Ming. Questi metodi si basano principalmente su il rilevamento di immagini a falsi colori, comunemente usate in medicina per diagnosticare il daltonismo, e il Munsell Colour System, che definisce i colori in base a tre coordinate dimensionali: tonalità, luminosità e saturazione. Questo sistema è stato utilizzato da Oppo per creare un algoritmo capace di adattare il display di Find X3 Pro alle diverse capacità visive ottimizzandone l’accuratezza della sfumatura di colore riprodotta, compensando così le eventuali carenze visive dell’utente.

L’algoritmo è dinamico, in quanto l’ottimizzazione del colore non può essere un concetto statico, dal momento che l’utilizzo dello smartphone avviene in situazioni reali sempre differenti – ad esempio, un fattore è l’illuminazione ambientale, capace di influenzare la percezione del colore visualizzato su uno schermo. Oppo ha quindi realizzato la funzione chiamata “Nature Tone Display” che sul Find X3 Pro regola in automatico la temperatura del colore in base alla luce ambientale, così l’algoritmo di miglioramento della visione dei colori si adatta di continuo in base a quanto è illuminato l’ambiente in cui si trova il dispositivo. A migliorare questo algoritmo di compensazione del colore è stata poi la funzione “Colour Vision Enhancement”, che consente di eseguire un test di percezione del colore direttamente dal display, regolando la compensazione e offrendo un’esperienza visiva personalizzata e su misura per ogni utente: fno a 765 profili di visualizzazione sono possibili.

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