Oppo ribadisce il proprio impegno nel mercato degli smartphone ricondizionati, un settore in crescita

In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, Oppo offre una panoramica sul mercato dei device rigenerati e sul suo servizio per la vendita di prodotti ricondizionati da pochi mesi attivo anche in Italia.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il 5 giugno, ogni anno, ricorre la "Giornata Mondiale dell’Ambiente", proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. Questo momento vede tutti i paesi del mondo riuniti in progetti di sensibilizzazione e in attività concrete volta alla salvaguardia del pianeta e alla protezione dell’ambiente. Nei giorni scorsi vi abbiamo riportato solo l’ultima delle iniziative green attivate da Samsung Electronics. Ma anche il produttore di tecnologia Oppo è impegnato da tempo in un approccio a favore della sostenibilità, attraverso iniziative diverse. Ora, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno), Oppo ha deciso di offrire una panoramica del mercato dei device rigenerati e sul suo servizio per la vendita di prodotti ricondizionati, facendosi portavoce di una tendenza in crescita del mercato e sempre più importante per la salvaguardia del pianeta.

Nel settore tecnologico, a minacciare l’ambiente è il volume dei rifiuti elettronici generati, o forse sarebbe meglio dire il modo in cui vengono smaltiti. Si stima infatti, che entro il 2030 i rifiuti elettronici da smaltire ammonteranno ad oltre di 74 milioni di tonnellate, di cui solo il 17% dei materiali di scarto viene oggi recuperato [fonte dati: Global E-Waste Monitor 2020, Counterpoint Research]. Lavorare a soluzioni che permettano di aumentare il ciclo di vita dei prodotti e dargli una seconda vita diventa quindi molto importante. Il Global E-Waste Monitor 2020 e Counterpoint Research hanno riscontrato che sempre più persone sono propense a scegliere smartphone ricondizionati, in un mercato con un valore stimato di 80 miliardi di dollari. Guardando ai mercati più grandi quali Stati Uniti, America Latina, Europa, Sud-Est asiatico, India e Africa, in media sono aumentate del 4% le vendite globali di smartphone ricondizionati nella seconda metà del 2020 rispetto alla prima metà dell’anno, con un mercato dei ricondizionati che oggi ha raggiunto il 10% del totale degli smartphone venduti e che si stima raggiungerà il 10.23% entro il 2027.

In questo scenario, Oppo si è attivata con diverse iniziative e favore dell’ambiente. Tra queste, per incrementare la durata dei suoi prodotti, l’azienda ha messo a punto un proprio sistema "Battery Health Engine" che, integrato nei suoi smartphone più recenti, lavora per massimizzare la durata delle batterie: grazie a questo sistema, la capacità della batteria può mantenersi all’80% dopo più di 1600 cicli di carica-scarica. Un sistema volto a promuovere il riciclo e il riutilizzo degli smartphone usati. Inoltre, in Italia, Oppo ha istituito un servizio di vendita di dispositivi ricondizionati sul suo e-commerce proprietario Oppo Store, dando così la possibilità di acquistare direttamente dal brand prodotti tecnologici ‘rinati’, non solo ad un prezzo più vantaggioso rispetto a quello che si pagherebbe acquistandolo ‘nuovo’ ma soprattutto che rispettano l’ambiente. I device ricondizionati Oppo sono divisi in due categorie: resi perfettamente integri o Live Demo Unit. Tutti, comunque, prima di essere messi in vendita vengono sottoposti ad accurati processi di ricondizionamento per rispondere ai più elevati standard di qualità e garantire il massimo delle prestazioni, sia a livello estetico sia a livello funzionale. Secondo i dati di una ricerca Swappie riportata da Il Sole 24 Ore menzionata da Oppo nel suo comunicato, l’86% degli italiani vuole un telefono che funzioni come se fosse nuovo e il corretto funzionamento della batteria è importante per l’82%. Inoltre, rilevante è il fattore prezzo, così come la garanzia, ritenuta essenziale dal 76% degli italiani e il diritto di reso, importante per l’83%.

Perchà© scegliere un device ricondizionato?

Il prezzo più basso di uno smartphone ricondizionato rispetto al prezzo dello stesso modello  ‘nuovo’ è sicuramente un fattore da considerare, meglio ancora se chi lo vende è in grado di offrire una garanzia sul prodotto acquistato. C’è poi il rispetto dell’ambiente come fattore trainante l’acquisto ed elemento di valutazione di un prodotto ricondizionato.

Secondo i dati di una ricerca CertiDeal (via Oppo), nel Bel Paese nel 2021 le regioni che hanno presentato il maggior numero di utenti (tra i 20 e i 69 anni) per ordini di smartphone ricondizionati sono state Lazio, Liguria e Lombardia, con un raddoppio per tutte della spesa di ricondizionati rispetto al 2020. Al contrario, le regioni che meno si sono avvicinate ai ricondizionati sono Basilicata (1,11%), Calabria (1,32%) e Campania (2,85%): una tendenza però che già nel 2022 sembra invertirsi a favore di un maggiore interesse.

Secondo i dati diffusi da Google Insight Finder (via Oppo), ad acquistare device ricondizionati sono principalmente uomini (71%) e utenti appartenenti alla fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni, segno di come l’attenzione al pianeta sia un fenomeno tendenzialmente “giovane”, anche nel target di riferimento.

Inoltre, un prodotto ricondizionato risponde ai criteri di chi adotta un approccio sostenibile: secondo il Global E-Waste Monitor 2020 e Counterpoint Research, fa risparmiare circa 185 grammi di rifiuti tecnologici, taglia dell’84% il peso in termini di CO2 rispetto all’acquisto di un prodotto nuovo ed evita l’estrazione di oltre 200 chili di materiali rocciosi necessari per le materie prime.

E’ possibile scoprire di più sulla vendita di prodotti ricondizionati Oppo QUI.

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