Samsung non interessata a Tidal e chiude Milk Music

Samsung è probabile che chiuderà il suo servizio di streaming di musica Milk Music in un prossimo futuro, e circolano voci del possibile interesse di Samsung in TIDAL.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Samsung è probabile che chiuderà il suo servizio di streaming di musica Milk Music in un prossimo futuro, come parte di un rinnovamento più grande della sua strategia di musica. E’ quanto rivelato da Variety citando fonti multiple. Riguardo le voci dell’interessa di Samsung di acquisire il servizio di streaming musicale TIDAL, queste continuano ma vengono sempre smentite dalla società.

Samsung chiude Milk Music. Non si sa se e quando chiuderà, ma il servizio Milk Music simile a Pandora che permette ai consumatori di ascoltare stazioni radio personalizzate attraverso internet potrebbe avere vita breve. Era stato reso accessibile inizialmente in esclusiva per i possessori di selezionati dispositivi mobili Samsung, ma poi la disponibilità è stata ampliata a tutti negli Stati Uniti, sia nel web che sui televisori della società che per i telefoni di altri produttori.

Nel 2014, Samsung ha introdotto Media Hub, simile per contenuti – film, trailer, concerti, programmi TV – a iTunes e a Google Play, di cui facevano parte Milk Video, Milk Video e una sezione per i giochi. La chiusura di Milk Music seguirebbe la fine di Video Music, un servizio di streaming di video quasi come Youtube che Samsung ha chiuso nel 2015 dopo appena un anno dal lancio.

"Nonostante il nostro intento sia continuare a fornire servizi di intrattenimento premium, abbiamo deciso di terminare il supporto per l’applicazione Samsung Milk Video il 20 Settembre 2015", è quanto si leggeva sulla pagina Google Play dell’app Milk Video prima della chiusura avvenuta il 20 Novembre 2015, quando il servizio aveva appena 1 anno e 1 giorno.

L’app Milk Video, basata sui feed e su una forte componente social, era stata pensata con l’obbiettivo di facilitare la scoperta e la condivisione dei video più popolari della rete. Per invogliare gli utenti a usarla, Samsung aveva trovato un accordo per la pubblicazione di contenuti esclusivi con VICE, Red Bull e Funny or Die.

Non conteneva annunci pubblicitari e questo, almeno dal lato utente, è stato un vantaggio rispetto a YouTube. Il basso numero di visualizzazioni tuttavia ha fatto si che non venissero generati profitti. Samsung dunque si è trovata nella situazione di dover pagare di tasca propria gli autori dei contenuti.

Forse il fatto di limitare l’applicazione Milk Video ai soli utenti degli Stati Uniti e solo sugli smartphone della linea Galaxy non l’ha aiutata ad espandersi; Samsung aveva intenzione di estenderla anche ad altri prodotti come i televisori, i dispositivi di tecnologia indossabile e a Gear VR (il visore per la realtà aumentata).

A questo punto il tentativo della società di espandersi nel settore dell’intrattenimento non sembra stia riscuotendo i risultati sperati, visto che presto potrebbe chiudere anche Milk Music.

Una conferma che Milk Music potrebbe chiudere è arrivata al Consumer Electronics Show di Las Vegas all’inizio di quest’anno: durante la manifestazione, i dirigenti di Samsung hanno parlato molto dei servizi di intrattenimento di terze parti disponibili sui televisori Samsung ma non ha menzionato l’app Milk Music, e nemmeno tra le app disponibili nei nuovi Galaxy S7 e S7 Edge risulta essere un’app preinstallata.

Non è ancora chiaro che cosa potrebbe sostituire Milk Music, sempre che Samsung intenda restare nel mercato della musica in streaming. 

Trattative con Tidal?. Il rapper Jay-Z è il proprietario del servizio di streaming musicale Tidal, che non sembra andare bene così come i servizi concorrenti sebbene sia in grado di offrire un servizio superiore ad essi, dal momento che offre la musica in qualità pari a quella di un CD (lossless). Nel 2015 circolavano voci sul fatto che Samsung era in trattative con Tidal per una potenziale acquisizione, con il proprietario di Tidal Jay Z che è stato visto visitare la sede di Samsung nella Silicon Valley, evento che ha portato molti a speculare sul fatto che l’azienda sudcoreana potrebbe avere un certo interesse nell’acquisto di Tidal.

Il New York Post ha poi riferito il mese scorso che le due parti hanno ripreso i colloqui, ma Samsung continua a smentire il suo interesse verso la piattaforma. Jay-Z potrebbe essere alla ricerca di un compratore o di una grande azienda che investa in Tidal per far crescere il servizio, ma nulla ancora di ufficiale.

Come riportato da Sammobile via Variety, Jay-Z lo scorso ottobre è stato visto lasciare l’ufficio di Samsung Research America, dove si trova anche l’unità di Samsung MSCA, l’unità che si occupa dei contenuti digitali offerti da Samsung per servizi come Milk Music. Si dice anche che Jay-Z ha incontrato Daren Tsui, SVP dei contenuti e servizi di Samsung, che dovrebbe essere colui che tiene in mano le redini di Milk Music.

L’eventuale accordo con Samsung potrebbe mettere Tidal più in risalto, dal momento che il produttore coreano sarebbe in grado di rendere Tidal una delle app pre-installate nei suoi dispositivi smartphone e tablet, e proporre così il servizio ad un vasto pubblico di potenziali clienti. In realtà Samsung potrebbe anche non comprare Tidal, ma le due società potrebbero semplicemente stringere una partnership per la preinstallazione dell’app di Tidal sugli smartphone di Samsung. 

Tidal è il miglior servizio di streaming musicale oggi esistente, per gli audiofili, in quanto offre un suono di alta qualità lossless (pari a quella del CD) Il costo è però il doppio di quanto spendono gli abbonati ai servizi concorrenti – 19 euro al mese – anche se Tidal offre un pacchetto di abbonamento allo stesso prezzo dei suoi similari – 9,99 euro – ma in tal caso la musica è compressa, quindi non più senza perdita di qualità.

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