Galaxy Note 7, Samsung svela causa problemi: le Batterie. Ecco cosa e’ successo

Samsung dopo attente indagini ha concluso che la batteria é stata la causa principale delle esplosioni del Galaxy Note 7.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Quando ha annunciato il ritiro dal mercato del Galaxy Note 7 e la fine della produzione dello smartphone, Samsung si è impegnata a condurre un’indagine approfondita per scoprire e rivelare entro la fine del 2016 la causa che rischiava di far esplodere il dispositivo. All’inizio di gennaio, un rapporto di BGR ha anticipato che Samsung aveva completato la sua inchiesta e ora sa perché il suo Note7 si infiammava. Secondo BGR, questo rapporto era stato inviato al Korea Testing Laboratory e all’organizzazione della sicurezza americana UL ma ancora doveva essere reso pubblico. Samsung "dopo diversi mesi di indagini approfondite" ha poi annunciato lunedi 23 gennaio 2017 la causa degli incidenti legati al phalet Note7 e delle misure per evitare il ripetersi nel corso di una conferenza stampa tenuta a Seoul, in Corea. DJ Koh, Presidente della Mobile Communications business, Samsung Electronics, ha condiviso i risultati dettagliati delle indagini e ha espresso le sue scuse sincere e gratitudine per i clienti di Galaxy Note7, operatori di telefonia mobile, i partner di vendita al dettaglio e della distribuzione e partner commerciali per la loro pazienza e il continuo supporto. Koh è stato raggiunto dai dirigenti di UL, Exponent e TUV Rheinland, a capo dei gruppi industriali indipendenti, che hanno condotto le proprie indagini in vari aspetti degli incidenti che hanno coinvolto il Galaxy Note7.

In conferenza stampa, gli speaker (Sajeev Jesudas, President, Consumer Business Unit, UL; Kevin White, Ph.D, Principal Scientist, Exponent; Holger Kunz, Executive Vice President Products, TUV Rheinland AG) hanno discusso i risultati delle indagini in profondità e presentato nuove misure che Samsung ha preso per rispondere agli incidenti. In base a ciò che l’azienda ha imparato dalle indagini, Samsung ha implementato nuovi processi di qualità e sicurezza interna per migliorare ulteriormente la sicurezza dei prodotti compresi i protocolli aggiuntivi, come le misure di sicurezza multi-layer e 8-Point Battery Safety Check. Samsung ha anche formato un gruppo Battery Advisory Group con accademici ed esperti di ricerca per assicurare mantenere una prospettiva chiara e obiettiva sulla sicurezza della batteria e innovazione. I membri del gruppo consultivo includono: Clare Grey, Ph.D., Professor of Chemistry, University of Cambridge; Gerbrand Ceder, Ph.D., Professor of Materials Science and Engineering, UC Berkeley; Yi Cui, Ph.D., Professor of Materials Science and Engineering, Stanford University; Toru Amazutsumi, Ph.D., CEO, Amaz Techno-consultant.

"Negli ultimi mesi, insieme con le organizzazioni del settore di esperti indipendenti, abbiamo condotto un’indagine approfondita per trovare la causa di incidenti Galaxy Note7." Koh ha detto: "Oggi, più che mai, ci siamo impegnati a guadagnare la fiducia dei nostri clienti attraverso l’innovazione che ridefinisce ciò che è possibile in condizioni di sicurezza, e come un gateway per possibilità illimitate e incredibili nuove esperienze ".

L’indagine di Samsung ha concluso che la batteria è stata la causa principale delle esplosioni del Galaxy Note 7.  Samsung è stata in grado di replicare l’esplosione durante l’indagine testando oltre 200mila Note 7 completi e più di 30mila batterie concludendo che la batteria è colpevole perché la causa degli incendi non poteva essere spiegata da eventuali difetti di progettazione hardware o software. Alle indagini per capire le cause degli incendi hanno lavorato circa 700 ricercatori e ingegneri di Samsung.

LE CAUSE UFFICIALI. Un corto circuito all’interno delle batterie può verificarsi quando vi è un danno al separatore che permette agli elettrodi positivi e negativi di stare all’interno del rivestimento ‘Jelly Roll’. Sulla base di un’analisi dettagliata delle batterie interessate, tra le batterie A usate fino al primo richiamo delle unità e le batterie B usate tra il primo ed il secondo richiamo, Samsung ha identificato fattori differenti che hanno provocato problemi. Nel primo tipo di batteria, Samsung ha trovato che l’elettrodo negativo nelle batterie usate per il GalaxyNote7 era deviato nell’angolo in alto a destra della batteria, quando normalmente l’elettrodo negativo non dovrebbe essere deflesso. Samsung ha trovato che la punta dell’elettrodo negativo è stata erroneamente posizionata nella planarena, quando in quest’area della curvatura della batteria l’elettrodo negativo avrebbe dovuto essere stato meglio inserito all’interno. Nel secondo tipo di batteria, Samsung ha trovato che bave di saldatura elevata sull’elettrodo positivo hanno portato alla penetrazione del nastro isolante e del separatore che poi ha causato un contatto diretto tra la il separatore positivo e l’elettrodo negativo, quando normalmente il separatore positivo è opportunamente collegato all’elettrodo positivo. Infine, Samsung ha trovato assente in un certo numero di batterie l’isolamento, quando normalmente tutte le batterie dovrebbero avere del sufficiente nastro isolante. Per comprendere meglio vi consigliamo di guardare le immagini dell’infografica qui sotto.

RIPERCORRIAMO L’ACCADUTO. Samsung originariamente ha attribuito il problema a batterie difettose, ma quando ha iniziato a spedire telefoni con nuove batterie all’interno i modelli sostituiti hanno continuato ad esplodere. A quel punto, il Galaxy Note 7 è stato ritirato dal mercato definitivamente.

Samsung potrebbe aver sbagliato nel richiamare i 2,5 milioni di Samsung Galaxy Note 7 che aveva spedito, all’inizio, secondo il Wall Street Journal, secondo cui il produttore aveva "prove incomplete" circa l’ipotesi che alcune batterie prodotte dalla sua divisione Samsung SDI erano difettose e sono state la causa dei Galaxy Note 7 esplosi. 

Dopo scansioni tramite i raggi X e TC (perchè la batteria è integrata nel telefono) gli esperti di Samsung avevano scoperto inizialmente che alcune batterie si gonfiavano nel corpo del telefono. Problema che non sembrava aver coinvolto i modelli alimentati dalle batterie della società cinese ATL, rappresentanti pero’ solo il 30% di tutte le unità di Galaxy Note 7 prodotte. Dopo questa scoperta, Samsung ha provveduto ad attivare il primo richiamo del phablet. Due settimane dopo Samsung ha iniziato a distribuire milioni di nuovi telefoni, con batterie da un altro fornitore. Che il problema non sono state solo le batterie è stato tuttavia ipotizzato nel momento in cui anche i modelli spediti agli acquirenti di un Galaxy Note 7 che lo avevano restituito per scambiarlo con uno nuovo hanno iniziato ad esplodere. Samsung ha quindi deciso di fermare la produzione e non vendere piu’ Galaxy Note7 al fine di approfondire meglio la questione.

C’è chi ha sostenuto che il problema riguardasse un difetto nel circuito di alimentazione o un problema con il software che controllava male lo stato di carica della batteria. Altra ipotesi è stata che la batteria fosse troppo grande rispetto allo spazio interno, non lasciando spazio al calore generato di dissiparsi nel giusto modo [LEGGI: Galaxy Note 7, al design la colpa delle esplosioni].

Come riportato da diversi media coreani, Samsung si è impegnata a fare tutto il possibile per portare a termine la sua indagine interna per capire cosa sia andato storto con il Galaxy Note 7, anche per rispettare i piani di lancio del nuovo modello Galaxy S8. Avendo ora scoperto il problema, Samsung non dovrebbe ripetere gli stessi errori anche nel suo prossimo smartphone top di gamma, cosa che non puo’ di certo permettersi.

Un portavoce di Samsung ha detto che la società ha prontamente lavorato con le autorità di regolamentazione e ha preso provvedimenti immediati quando sono sorti i primi problemi con il telefono. "Ci siamo resi conto che non abbiamo identificato correttamente il problema la prima volta e restiamo impegnati nel trovare la causa principale. La nostra priorità rimane la sicurezza dei nostri clienti e recuperare il 100% dei dispositivi Galaxy Note 7 sul mercato" ha detto un portavoce di Samsung.

Samsung ha previsto che il richiamo del Galaxy Note 7 le costerà in totale 5 miliardi di dollari.

Samsung Galaxy Note7 – Infografica rivela tutti i dettagli dei problemi

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