Exynos VR III, Samsung annuncia visore VR standalone prototipo con tracciamento occhi

Exynos VR è un visore prototipo che utilizza un display incorporato, un processore Exynos e sensori per il monitoraggio degli occhi per offrire una esperienza VR superiore rispetto ai visori Gear VR.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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I visori per la realtà virtuale della linea Gear VR di Samsung sono apprezzati dagli appassionati di questa nuova tecnologia, e non costano molto per via di quello che si potrebbe ritenere uno dei limiti di questo prodotto targato Samsung: la necessità di collegare uno smartphone compatibile che serva come schermo. Da qualche mese sembra che le aziende dell’alta tecnologia si stiano concentrando sullo sviluppo di visori standalone, ossia autonomia, che non debbano dipendere da smartphone per poter garantire all’utente l’accesso ad un mondo virtuale. Samsung non è da meno, ed ha presentato l’Exynos VR III, la sua prima piattaforma di riferimento VR all-in-one.

Come segnalato dai colleghi di Sammobile, per il momento Exynos VR è un visore prototipo che utilizza un display incorporato, un processore Exynos e sensori per il monitoraggio degli occhi per offrire il massimo dell’esperienza VR.

I sistema di monitoraggio degli occhi per l’Exynos VR è stato sviluppato da Visual Camp ed è stato ottimizzato per essere utilizzato per per la realtà virtuale mobile, non per applicazioni avanzate. Il monitoraggio degli occhi offre un’opzione di "foveated rendering", un metodo che consente di risparmiare energia attraverso l’elaborazione avanzata dei dettagli visibili solo nell’area in cui l’occhio si focalizza, mentre il resto della zona viene riprodotto ma in una risoluzione ridotta. In questo modo il carica che il processore deve sostenere per l’elaborazione dei dati dovrebbe essere minore rispetto ad una elaborazione dell’intera area al massimo della qualità di visione.

Il CEO di Visual Camp, Suk Yunchan, ha dichiarato: "Collaborando con Samsung Electronics, la nostra tecnologia è stata riconosciuta a livello internazionale al MWCS 2017, consentendoci di garantire un punto di partenza per i futuri sviluppo di marketing globale. A questo punto, continueremo a promuovere l’alta qualità delle tecnologie delle startup coreane e dei prodotti all’estero."

Samsung prevede di incorporare diverse altre come il riconoscimento del viso, il monitoraggio delle mani e della testa e il riconoscimento vocale nel visore Exynos VR III, per cui ha ancora molto lavoro da fare prima di avere un prodotto pronto per la commercializzazione. Ma i tempi sono stretti per Samsung, poichè ci sono altre società, tra cui Apple, Facebook e Google, che stanno lavorando a proprie tecnologie per rendere la realtà virtuale sempre piu’ accessibile e a livelli sempre piu’ alti.

Nello scorso mese di maggio, Google ha annunciato nuovi ‘visori VR autonomi‘ che per garantire un’esperienza di realtà virtuale non necessitano l’accoppiamento con smartphone, PC o altri device mobile. Google ha creato un suo modello base di visore VR autonomo in collaborazione con Qualcomm, che servirà alle aziende partner per creare dei propri visori – sono gia’ al lavoro HTC Vive e Lenovo. Ogni visore avrà una nuova tecnologia di tracciamento dei movimenti nell’ambiente circostante chiamata WorldSense e non avrà bisogno di sensori esterni da installare – i sensori si troveranno integrati nel visore.

Alla fine dello scorso anno, in occasione del Virtual Reality Summit a San Diego, il Dr. Sung-Hoon Hong, Vice Presidente di Samsung Electronics, ha annunciato che la società sta lavorando anche ad un dispositivo di realtà aumentata, una prima assoluta per Samsung. 

Alcuni mesi fa, ad Apple è stato assegnato un brevetto dallo United States Patent and Trademark Office per un dispositivo chiamato "Head-Mounted Display Apparatus For Retaining A Portable Electronic Device With Display", ossia un brevetto per un visore VR da usare in collegamento con un iPhone.

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