Sony dismette PlayStation Vita, ormai superata dagli smartphone da gaming

A cosa serve una console portatile quando oggi giochi sempre piu' avanzati arrivano direttamente sugli smartphone?

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Sony ha ufficialmente dismesso Playstation Vita, la console portatile che ha lanciato nel 2011 inizialmente in Giappone. La ‘morte’ di PS Vita è stata anticipata dalla fine della disponibilità di nuovi giochi per questa console nel 2015.

La PlayStation Vita, successore della prima PSP, è stata presentata per la prima volta alla stampa ad un evento a Tokyo il 27 gennaio del 2011, lo stesso anno ha iniziato ad essere disponibile per la vendita in Giappone e in Europa è arrivata nel Febbraio del 2012. Il modello originale della console era composto da due stick analogici, un display da 5 pollici (130 millimetri) OLED multi-touch capacitivo, processore quad-core ARM Cortex-A9 MPCore con GPU quad-core PowerVR, e connettività bluetooth, Wi-Fi (con variante 3G disponibile). Nel 2013 è arrivato il modello di PS Vita di seconda generazione, con una maggiore durata della batteria, una memoria interna da 1 GB, un design piu’ sottile e leggero.

La Playstation Vita era arrivata per rendere portatile l’esperienza di gaming, oggi possibile direttamente sugli smartphone, che hanno display sempre piu’ grandi e sono dotati di processori sempre piu’ potenti. Non sorprende quindi la decisione di Sony di dismettere il prodotto. Tra gli smartphone da gaming recenti ricordiamo il Nubia Red Magic Mars con 10GB di RAM e Snapdragon 845, e l’Asus ROG Phone con raffreddamento a camera di vapore 3D.

Al mese di ottobre 2018, si è stimato che 16.5 milioni di unità di Playstation Vita sono state vendute in tutto il mondo.

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