Per risparmiare sul consumo della batteria del proprio smartphone Android, è possibile limitare le attività delle app in background: come fare.

La questione della ‘batteria che dura poco‘ riguarda molti proprietari di smartphone, che siano questi iPhone o Android poco importa. Abbiamo cercato di spiegare che il motivo per cui le batterie degli smartphone durano poco è dovuto anche alla natura del materiale con cui sono prodotte, il litio. Queste batterie non alimentano solo gli smartphone ma anche molti dispositivi elettronici che funzionano senza filo. Non a caso, molti produttori di scope elettriche senza fili a volte offrono in omaggio una seconda batteria.

Ad ogni modo, fino al momento in cui verrà trovata una soluzione alternativa che permetterà di utilizzare un altro tipo di materiale per produrre le batterie per gli smartphone, e non solo, ciò che possiamo fare noi consumatori è ottimizzare la gestione di questi dispositivi. Fortunatamente, oggi, non è poi così difficile. Nel caso degli smartphone, gli sviluppatori delle piattaforme software più popolari, iOS e Android, hanno implementato, nelle varie versioni rilasciate nel corso degli anni, strumenti che permettono di gestire meglio il consumo della batteria. Anche a chi ne capisce poco di tecnologia. Non solo per far durare di più la batteria tra una ricarica e l’altra ma anche allungarne il ciclo di vita e garantire così una vita più lunga anche allo stesso dispositivo.

Cosa si può fare per ottimizzare il consumo della batteria? Ottimizzare l’attività delle applicazioni. Più applicazioni sono installare, più si corre il rischio che l’attività che svolgono in background consumi batteria. Tuttavia, anche una o due sole applicazioni installate forse sono sviluppate male o sempre in esecuzione, anche quando non in uso, possono consumare batteria.

Android, come sfruttare gli strumenti nativi per limitare il consumo di batteria dal parte delle app

I primi due consigli che possiamo condividere per limitare il consumo della batteria è chiudere le app che consumano più energia su Android. In secondo luogo, potrebbe rivelarsi molto utile anche riavviare lo smartphone almeno una volta ogni dieci giorni. Ma, soprattutto, è fondamentale assicurarsi che lo smartphone non esegui le attività delle applicazioni poco importanti quando non in uso. Il sistema operativo Android permette di fare in modo che le applicazioni, anche se installate, non svolgano alcuna attività al di fuori del momento in cui l’utente preme l’icona dell’app per aprirla ed utilizzarla. Alcuni produttori di dispositivi chiamano questa funzionalità ‘sospensione app‘, come Samsung nei suoi Galaxy. Altri brand la chiamano ‘ibernazione app‘, come Asus.

Per risparmiare sul consumo della batteria del proprio smartphone è dunque possibile limitare le attività delle applicazioni in background, così da mantenerle installate per utilizzarle quando serve senza preoccuparsi del fatto che possono ‘consumare la batteria’. L’unico inconveniente è che l’avvio di un’app in sospensione (o in ibernazione) può comportare un tempo di avvio più lungo dell’app una volta che si preme l’icona per aprirla. Inoltre, dal momento che l’app sospesa o ibernata nemmeno cerca in automatico degli aggiornamenti in background, al momento dell’apertura potrebbe ricercare aggiornamenti e notificare la disponibilità di un aggiornamento da eseguire in quel momento.

Un consiglio è di evitare di mettere in sospensione app di messaggistica istantanea come WhatsApp o Messenger, altrimenti non si riceverebbero le notifiche dei nuovi messaggi.

Come sospendere o ibernare app Android per risparmiare batteria

A seconda del modello di smartphone e della versione di Android (o dell’interfaccia utente del produttore) potrebbe variare la posizione degli strumenti per ottimizzare la batteria limitando le app. Tuttavia, si possono facilmente trovare ricercando nelle Impostazioni del proprio dispositivo la sezione dedicata a ‘Batteria‘.

Per esempio, sui dispositivi Samsung Gaaxy è possibile aprire l’app ‘Impostazioni‘, poi toccare ‘Assistenza Dispositivo e Batteria‘ poi ancora ‘Batteria‘, procedere premendo ‘Limiti per l’uso in background‘ e attivando l’opzione ‘Attiva sospensione app non usate‘. In questo modo si consente al telefono di limitare l’uso della batteria per le applicazioni utilizzate meno di frequente. La sospensione è automatica, il telefono capisce da solo le app meno utilizzate in base alla frequenza di utilizzo. Per esempio, potrebbe mettere in sospensione un’app che non viene aperta da X giorni. Tuttavia, per gli utenti interessati a massimizzare la batteria, Samsung permette di selezionare applicazioni da mettere in ‘sospensione avanzata‘, ossia applicazioni che il telefono sospende nel momento in cui si esce da esse, bloccandone l’esecuzione in background.

Sugli smartphone Asus, invece, è possibile aprire l’app ‘Impostazioni‘, poi toccare ‘Batteria‘ poi ancora ‘PowerMaster‘, procedere premendo ‘Opzioni di risparmio batteria‘ e, infine, selezionare ‘Attiva Ibernazione delle app‘. In questo caso, il telefono gestisce la sospensione in automatico.

All’interno del Google Play Store si possono trovare applicazioni che aiutano a limitare il consumo delle applicazioni in background. Potrebbero andare bene negli smartphone più vecchi che magari eseguono una versione di Android che non offre gli strumenti nativi qui sopra descritti. Se questi sono invece disponibili, meglio forse evitare app di terze parti: esse stesse sono delle app che il telefono dovrebbe eseguire.