L’IA mette a rischio i posti di lavoro di queste persone: scattano le polemiche

Lavoratore vs IA

Scritto da

Daniela Caruso

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Google si appresta a ridurre drasticamente la sua forza lavoro, a causa dell’IA: a rischio il posto di circa 30.000 impiegati.

Circa 30mila impiegati potrebbero perdere il loro posto di lavoro in Google. L’azienda, infatti, pare abbia preso tale decisione fortemente influenzata dai recenti progressi nel campo dell’intelligenza artificiale. Ecco lo scenario che potrebbe delinearsi per tutti i soggetti coinvolti dagli eventuali licenziamenti di Big G.

Google, 30mila impiegati perderanno il lavoro a causa dell’IA?

L’IA ruberà il lavoro a 30mila impiegati di Google? Questa è la domanda che, negli ultimi tempi, in molti si stanno facendo e che, nella gran parte dei casi, non ha una risposta univoca.

Tale quesito ritorna in auge anche in base alla decisione di Google di licenziare migliaia di lavoratori. Non è una novità d’altronde, considerando il fatto che l’azienda di Mountain View ha già attuato, in passato, tagli significativi del personale, facendo saltare, nei fatti, circa 12.000 posti di lavoro.

Queste politiche aziendali sono state descritte dal CEO di Google, Sundar Pichai, come “passaggi fondamentali”, utili al fine di adattarsi a un ambiente in continua evoluzione e per investire in settori nuovi.

Intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale nel cinema e nelle serie TV (pianetacellulare.it)

L’ultima mossa di Google sembra essere, però, il risultato di innovazioni specifiche che riguardano il campo dell’intelligenza artificiale.

Tale tecnologia, infatti, è applicata ai prodotti e servizi offerti dall’azienda, ma anche ai processi interni dell’azienda. Per questo motivo, si ipotizza un cambiamento strutturale in vari rami aziendali con l’introduzione dell’intelligenza artificiale.

Colpito – in modo particolare – da questa ridefinizione aziendale sembra essere il reparto di vendita pubblicitaria di Google.

L’azienda sta valutando l’uso dell’IA per ottimizzare l’efficienza in questo specifico settore: una mossa che, in futuro, potrebbe portare a una maggiore automazione e, di conseguenza, a una riduzione del personale.

L’impatto dei licenziamenti sull’azienda

La eventuale riduzione della forza lavoro è un riflesso della strategia globale di Google nel campo dell’IA, che segna, dunque, un cambiamento sostanziale nel suo approccio operativo.

L’adozione – sempre più crescente – delle tecnologie di intelligenza artificiale funge – indubbiamente – da catalizzatore di innovazione e miglioramento nell’efficienza dei processi aziendali.

Google
Google (pianetacellulare.it)

Comporta, però, anche far insorgere considerazioni importanti riguardo al futuro del lavoro e al ruolo delle competenze umane in un mondo sempre più automatizzato.

I potenziali licenziamenti di Google avranno un impatto profondo sui dipendenti direttamente coinvolti, ma anche sulle loro famiglie e all’interno delle comunità di cui fanno parte. Sarà, quindi, inevitabile l’insorgere di molteplici preoccupazioni, sia di natura sociale che etica.

Si può trovare un equilibrio tra IA e forza lavoro?

Anche se l’automazione può far leva su livelli di efficienza che vanno al di là delle umane possibilità, è fondamentale – per le aziende come Google – considerare anche gli aspetti etici e sociali dell’adozione di tale tecnologia, adottando, di conseguenza, strategie che promuovano sia uno sviluppo sostenibile, che inclusivo, in modo da non lasciare nessuno indietro.

In questo contesto, è fondamentale che le aziende forniscano nuove opportunità di formazione e riqualificazione professionale ai dipendenti, in modo da aiutarli a muoversi meglio in un mercato del lavoro che evolve continuamente.

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