Liste d’attesa sospese, ecco la legge che prevede i rimborsi del SSN per le visite in intramoenia

Servizio Sanitario nazionale

Scritto da

Marco Antonio

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Ecco quali sono i casi in cui il paziente può effettuare la prestazione in intramoenia e chiedere il rimborso al servizio sanitario nazionale in caso di liste di attesa troppo lunghe

Salute
La legge che prevede i rimborsi nel caso di prestazioni private effettuate in intramoenia: cosa prevede – pianetacellulare.it

Ormai da tanti anni la piaga drammatica delle liste d’attesa troppo lunghe affligge irrimediabilmente il nostro sistema sanitario, costringendo tanti pazienti affetti anche da malattie molto gravi a rivolgersi alla sanità privata per poter effettuare interventi chirurgici ed esami diagnostici.

La legge del 1998 che prevede i rimborsi

Pochi sanno però che la legge va incontro al cittadino nel caso di mancata osservanza dei tempi massimi previsti per le aziende sanitarie per effettuare una prestazione. Infatti, nei casi di tempi d’attesa troppo lunghi o di impossibilità di prenotazione, il decreto legislativo 124 del 29 aprile 1998 prevede che il malato possa rivolgersi al privato chiedendo successivamente al SSN il rimborso delle spese effettuate.

Questo è ciò che dovrebbe sempre accadere quando l’utente si sente rispondere dal Cup che la data per effettuare un esame è molto distante da quella a cui il paziente avrebbe diritto per la patologia di cui si soffre o quando addirittura le liste d’attesa risultano bloccate. Come ha avuto modo di spiegare recentemente la Federconsumatori, l’assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero professionale intramoenia. Ma in questo caso avrà sempre diritto al rimborso delle spese sostenute.

Diritto alla salute
Diritto alla salute, cosa prevede la legge nel caso delle liste di attesa troppo lunghe – pianetacellulare.it

Per poter richiedere il rimborso occorre, secondo quanto previsto dalla normativa in vigore, inviare una apposita richiesta indirizzata al Direttore Generale dell’Azienda di riferimento. Per poter avere ulteriori ragguagli su come presentare la domanda, ci si può rivolgere alla rete di sportelli provinciali del SSN che offriranno adeguata consulenza ed assistenza al fine di presentare correttamente la suddetta istanza, facendo presente la necessità di dover ricorrere all’attività libero professionale in regime di intramoenia per le lunghe liste d’attesa.

Come presentare la richiesta al Servizio Sanitario Nazionale

Nella richiesta, l’utente dovrà comunicare al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) che provvederà a richiedere ed effettuare la prestazione in regime di attività libero professionale per poi ottenere il rimborso delle spese sostenute, escluso il costo del ticket che in ogni caso l’utente avrebbe dovuto pagare anche se la prestazione fosse stata eseguita a carico del SSN. In questo modo il costo dell’attività della libera professione intramoenia sarà a carico dell’azienda sanitaria di appartenenza. La legge in questione è stata approvata in ossequio ai dettami costituzionali che prevedono l’esercizio del diritto e della tutela della salute dei cittadini. L’articolo 32 prevede infatti che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

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