Google l’ha fatto ancora, (altri) due servizi si avviano a sparire del tutto

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Scritto da

Valeria Poropat

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Google sta notificando via mail la fine di Podcasts e si avvia a spegnimento anche Fit. Cosa devi fare prima che arrivi l’ora finale.

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Google ha “ucciso” due servizi (foto 9to5Google – pianetacellulare.it)

La storia di Google e di Android è una storia fatta di tante novità che sono arrivate sia nel sistema operativo del robottino sia attraverso il browser. Ma Google ha anche un brutto vizio che non sembra intenzionata a perdere. Il vizio di pubblicare funzioni, app e servizi e poi chiudere, ristrutturare o abbandonare.

Gli ultimi due a cadere sotto la scure dei tagli della società della grande G sono il servizio legato ai podcast e quello per i device sportivi. Nell’uno e nell’altro caso le conseguenze per gli utenti potrebbero essere decisamente scomode.

Google Podcasts si avvia a scomparire, inghiottito da YouTube

È ormai chiaro come la società della grande G stia lavorando per trasformare YouTube nel suo nuovo hub per l’intrattenimento. Va letta in questo modo anche la decisione di chiudere Google Podcasts.

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Google chiude anche Podcasts (pianetacellulare.it)

Nell’email che sta arrivando agli utenti che hanno un account attivo sul servizio dedicato ai podcast viene indicata anche la presenza di un nuovo strumento. Un tool che può aiutare nella migrazione da Podcasts al nuovo YouTube Music. Dentro YouTube Music, infatti, Google ha intenzione di spostare anche questa forma di intrattenimento audio.

Nella stessa email si legge che il servizio all’interno di YouTube Music permetterà la riproduzione in background e il download senza abbonamento. La fine di Google Podcasts è stata segnata al 23 giugno prossimo mentre la migrazione delle iscrizioni può essere fatta entro il 29 luglio utilizzando Google Takeout.

Google Fit, l’addio il prossimo anno

L’altro servizio che Google ha deciso di eliminare è Google Fit. Questa API era nata nel 2014 per riuscire a rimanere al passo con l’app equivalente in ambiente Apple che permetteva di raccogliere i dati relativi alla salute e all’attività fisica da diversi sistemi e app.

Fit era quindi una sorta di hub dell’attività fisica grazie alle partnership con Nike, Adidas, Intel, LG e altri nomi blasonati. Ma poi Google ha ottenuto, in vario modo, altre due app che in pratica fanno la stessa cosa. Per questo motivo, la società ha deciso di spegnere la piattaforma Google Fit, concentrando quindi l’attenzione degli utenti su quello che resta: l’app per i prodotti Android Fitbit e l’App Health Connect.

L’anomalia che sta preoccupando un po’ gli utenti è il fatto che le nuove app, soprattutto Health Connect, non hanno la sincronizzazione dei dati attraverso il cloud: come funzioneranno rispetto a Google Fit quando saranno le uniche a poter essere utilizzate?

La migrazione comunque deve avvenire entro la metà del 2025. Che sembra molto lontano ma in realtà, data ancora la confusione che regna sovrana intorno alla migrazione, non è poi un tempo così lungo.

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