Google lavora su nuovi occhiali smart con AR per aiutare le persone a comprendere dialoghi in altre lingue

Google sta lavorando su occhiali intelligenti con realtà  aumentata che possano tornare utili per consentire di capire qualcuno che parla una lingua diversa, ma non solo. Esistono al momento come prototipo, vediamo come funzionano.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Tra le novità presentate da Google il mese scorso nel corso della sua conferenza per sviluppatori I/O 2022 vale la pena ricordare un prototipo di occhiali intelligenti con realtà Aumentata (AR). Poco nulla a che vedere con il progetto Google Glass di anni fa terminato perché i tempi non erano ancora maturi per questo tipo di prodotto, soprattutto per quanto riguarda i problemi legati la privacy. Ora, Google si sta concentrando sullo sviluppo di occhiali intelligenti che possano essere utili per alimentare conversazioni nel mondo reale, ad esempio per consentire di capire qualcuno che parla una lingua diversa o per consentire ad una persona sorda o con problemi di udito di seguire una conversazione.

Sundar Pichai, CEO di Google, sul palco di IO 2022 nel presentare questo progetto ha detto: "E’ importante progettare in un modo che sia costruito per il mondo reale e non ti allontani da esso. E l’AR [Realtà Aumentata, ndr] ci offre nuovi modi per raggiungere questo obiettivo. Prendiamo la lingua come esempio. La lingua è così fondamentale per connettersi, ma capire qualcuno che parla una lingua diversa o provare a seguire una conversazione se sei sordo o con problemi di udito può essere una vera sfida". Perciò Google sta lavorando per prendere i progressi delle sue tecnologie nei campi della traduzione e della trascrizione per integrarli in uno dei prototipi di suoi occhiali smart.

Ecco come funzionano: chi indossa questi occhiali può leggere la trascrizione/traduzione di quello che dice la persona che si trova di fronte, in tempo reale, come dei sottotitoli. Questi vengono mostrati in digitale sul display integrato nelle lenti, sovrapposta al mondo reale, grazie alla realtà aumentata.

Pichai ha quindi lasciato il palco di IO per condividere un video di presentazione di questo prototipo di smart glasses AR (visibile qui sotto), mostrando nella pratica quanto utili possano rivelarsi un paio di occhiali intelligenti come quelli a cui sta lavorando Google. Nel filmato, sono state intervistate una madre che parla mandarino e sua figlia che parla inglese; la madre è in grado di comprendere quando sua figlia le parla in inglese ma trova difficoltà nel risponderle. Il prototipo di occhiali AR che hanno avuto modo di provare si è rivelato molto utile per loro: la figlia indossando questi occhiali può leggere in tempo reale la traduzione in inglese ciò che sua madre le dice parlando in mandarino. 

"Quello su cui stiamo lavorando è una tecnologia che ci consente di abbattere le barriere linguistiche, impiegando anni di ricerca e Google Traduttore e portandolo su degli occhiali. " ha detto Max Spear, product manager in Google.

Sundar Pichai: "Puoi vederla nei loro volti, la gioia che deriva dal parlare in modo naturale a qualcuno, quel momento di connessione per capire ed essere capiti. Questo è ciò su cui si concentra la nostra attenzione sulla conoscenza e sull’informatica. Ed è ciò per cui ci impegniamo ogni giorno con prodotti creati per aiutare. Ogni anno ci avviciniamo un po’ alla realizzazione della nostra missione senza tempo. E abbiamo ancora molto da fare. In Google, proviamo davvero un senso di eccitazione per questo. E siamo ottimisti sul fatto che le scoperte che hai appena visto ci aiuteranno ad arrivarci."

Google non ha detto tra quanto prevede di lanciare sul mercato un paio di occhiali AR di questo tipo, presumibilmente non a breve.

E’ possibile vedere la presentazione di uno dei prototipi di occhiali smart AR di Google pensati prima di tutto per la sottotitolazione in tempo reale delle conversazioni nel video qui sotto, a partire dal minutaggio 01:56:00. 

Google presenta il prototipo di occhiali smart AR per la sottotitolazione in tempo reale delle conversazioni

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